Dopo la figuraccia fatta dal sindaco T. Minervini, che aveva rassicurato la cittadinanza in un confronto elettorale dichiarando: “abbiamo tolto le bombe al Gavetone, dopo 70 anni” , la bonifica a Torre Gavetone continua, e ieri mattina c’è stato un ulteriore brillamento di ordigni.
Leggendo le varie ordinanze che sono state pubblicate dal 3 maggio ad oggi (come di seguito riportate) ci sono dei passaggi che non ci convincono. In tutte le ordinanze è scritto che gli ordigni ritrovati a Torre Gavetone sono “ubicati all’interno del porto di Molfetta” e verranno rimorchiati dal nucleo SDAI nel punto designato per il brillamento.
Di conseguenza “durante le operazioni di rimorchio degli ordigni è fatto obbligo a tutte le unità di navigare mantenendosi a distanza prudenziale di sicurezza di almeno 100 (cento) metri e ad una velocità massima di 3 (tre) nodi o comunque alla velocità minima per navigare in sicurezza, ponendo la massima attenzione alle eventuali segnalazioni provenienti dalle imbarcazioni impegnate nel trasferimento”.
Non ci convincono due passaggi; le ordinanze ci avvisano del passaggio degli ordigni dal porto al punto del brillamento, e perchè non ci avvisano del trasporto da Torre Gavetone al Porto?
E poi, come è possibile che all’interno del bacino portuale ci sia un deposito di ordigni bellici mentre i lavori all’interno del cantiere portuale continuano regolarmente?
Per finire un’altra curiosità; che attendibilità aveva la validazione di avvenuta bonifica rilasciata il 29.03.2021 dal Comando Logistico della Marina Militare, se ancora oggi parliamo di ritrovamenti e brillamento di ordigni bellici?.