Concorsi e forniture truccate: 22 arresti Anche presidente Regione Basilicata Ai domiciliari pure il dg dell’Asl di Bari

foto:  www.lagazzettadelmezzogiorno.it – di MASSIMILIANO SCAGLIARINI

MATERA – Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è stato arrestato oggi dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una maxi inchiesta della procura di Matera su concorsi e forniture nelle aziende sanitarie lucane. Pittella è agli arresti domiciliari nella sua casa di Lauria (Potenza). Coinvolto anche il direttore generale dell’Asl Bari, Vito Montanaro, e il responsabile dell’anticorruzione della stessa Asl, l’avvocato Luigi Fruscio. Il presidente della Regione è accusato di falso e abuso d’ufficio per la gestione di un concorso da dirigente che sarebbe stato truccato per favorire Vito D’Alessandro, Alessandra D’Anzieri e Luigi Fruscio. In questa vicenda sarebbe intervenuto anche il commissario straordinario della Asl di Bari, Vito Montanaro, per favorire Fruscio con la commissione. Ai candidati – secondo l’accusa – sarebbero state fornite le tracce in anticipo.

L’INCHIESTAL’inchiesta, coordinata dal procuratore capo, Pietro Argentino, e condotta dal pm Colella, ha portato all’emissione di trenta misure restrittive, tra cui due custodie cautelari in carcere, venti arresti domiciliari e otto obblighi di dimora. Le accuse contestate, a vario titolo, sono abuso d’ufficio, falso ideologico per soppressione, truffa aggravata, turbata libertà degli incanti e corruzione. L’indagine nasce da una denuncia relativa a irregolarità per la convenzione con l’associazione Croce Verde Materana. Da qui sono partite le intercettazioni telefoniche e ambientali sui vertici della Asm di Matera.

LA PITTURAZIONE A CASA – Tra le persone arrestate e poste ai domiciliari ci sono anche i commissari delle uniche due aziende sanitarie lucane, Giovanni Chiarelli dell’Asp Potenza (ai domiciliari) e Pietro Quinto dell’Asm di Matera, in carcere, così come il direttore amministrativo dell’Asm, Maria Benedetto. Per Quinto, le accuse sono di corruzione e turbata libertà degli incanti. A Quinto è contestata la corruzione perché avrebbe ricevuto da un imprenditore, Gaetano Appio, la pitturazione interna del suo appartamento di Bari in cambio di presunti favori nel procedimento di accreditamento presso la Asm.

Proprio Quinto, secondo il procuratore di Matera, Pietro Argentino, era «il collettore dei desiderata della politica e non solo per le raccomandazioni all’interno dei concorsi della sanità». «Gli investigatori si sono trovati davanti a quattro concorsi letteralmente truccati. In particolare, quello per concorso pubblico da un posto di dirigente amministrativo è stato vinto da tre persone, perché uno è vincitore effettivo e gli altri due lo sono di fatto per effetto dello scorrimento delle graduatorie».

L’ASSUNZIONE DEL DIRIGENTE ANTICORRUZIONE – Il filone che vede indagato il manager dell’Asl barese Montanaro (che attualmente era commissario dell’azienda sanitaria in attesa della definizione delle nuove nomine) riguarderebbe l’assunzione del responsabile della stessa Anticorruzione dell’Asl Bari, il 40enne barlettano Luigi Fruscio (passato da tempo determinato a tempo indeterminato attraverso lo scorrimento di una graduatoria ritenuto illegittimo). Fruscio ha prestato servizio come dirigente Asl a tempo determinato dal febbraio 2015 fino alla fine di agosto dello scorso anno.

Tra gli arrestati anche un docente dell’Universita di Bari, Agostino Meale. È accusato di aver ottenuto incarichi legali da Quinto in cambio di agevolazioni alla carriera universitaria del figlio Giuseppe Quinto.

NON È FINITA QUI – Ma l’inchiesta, con tutte le ramificazioni, non è finta qui. «L’indagine – ha detto il procuratore Argentino – va ancora completata».

Massimiliano Scagliarini

Gli arrestati 

In carcere

Pietro Quinto e Maria Benedetto, commissario e direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria di Matera.

Ai domiciliari

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), Agostino Meale, Vito Montanaro, Maddalena Berardi (direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza), Anna Rita Di Taranto, Davide Falasca, Vito D’Alessandro, Alessandra D’Anzieri, Luigi Fruscio, Giovanni Chiarelli (commissario straordinario dell’Azienda sanitaria di Potenza), Gianvito Amendola, Carmine Capobianco, Grazia Maria Ciannella, Gennaro Larotonda, Domenico Petrone, Lorenzo Santandrea, Rosanna Grieco, Carmela Lascaro, Roberto Lascaro e Claudio Lascaro.

Obbligo di dimora

Graziantonio Lascaro, Cristoforo Di Cuia, Gaetano Appio, Michele Morelli, Francesco Mannarella, Roberta Fiorentino, Angela Capuano e Ferdinando Vaccaro.

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