Disguidi e disagi: scrive una lettrice
Scritto da Redazione (www.ilfatto.net/…)
22 Settembre 2010
Molfetta- Da una nostra lettrice riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta indirizzata al dottor Pietro Centrone, presidente della Fondazione Musicale "Valente" e del quale siamo pronti ad ospitare una eventuale replica.
"Sono una concittadina che ha regolarmente acquistato il biglietto per partecipare al concerto di Fiorella Mannoia. Ma si chiede il lettore: a noi cosa interessa? Fra un po’ lo capirà! Questi i fatti. Circa un mese fa, ci siamo recati, insieme ad altri tre amici, nella Tabaccheria Paparella, sita in via C. Salvemini per acquistare 4 biglietti del concerto. Il proprietario ci fa vedere la piantina dell’anfiteatro e noi scegliamo gli ultimi quattro posti che di solito prendiamo quando partecipiamo ad iniziative a pagamento.
Quando ci consegnano i biglietti, vediamo la numerazione e scopriamo trattasi di fila V. Protestiamo affermando che la fila ultima non è la V bensì la T (visto che siamo degli abituè della rassegna “Ti Fiabo e ti racconto”e non solo)! Il tabaccaio risponde mostrandoci la pianta in computer che la numerazione del comune non è la stessa degli altri organizzatori. Andiamo via contenti di aver acquistato il biglietto a 46 euro (cifra non poca per chi deve continuamente farsi i conti in tasca) pregustando già la bellezza di un concerto di un’artista meravigliosa.
Arriva il tanto desiderato giorno 18 settembre. Parcheggiamo e ci avviamo verso l’anfiteatro. Arrivati. Sorpresa! I posti non erano dove avevamo prenotato bensì alla seconda fila di sedie aggiunte alla faccia della sicurezza. Protestiamo con una signorina che rispondeva: "io non so niente, dovete parlare con gli organizzatori" che, a rumorosa richiesta, non si sono né presentati né visti.
Siamo molto rammaricati e disgustati per ciò che è accaduto. Non si gioca così con le persone e con i soldi, frutto di quel poco lavoro onesto presente. Ci chiediamo e chiediamo ai cittadini (anche quelli che sorridevano nel sentirci urlare perché avevano ricevuto il biglietto gratuito ed erano seduti a posti in prima fila) perché gli organizzatori debbano decidere il posto dove sedersi? Chi toglie il diritto di scegliere su manifestazioni che paghiamo con i nostri soldi? Dove era il signor Centrone mentre la gente comune, non quelli che contano, voleva che si esercitasse la legalità?
Eppure c’erano, Vigili, Carabinieri, Finanza e chi più ne ha più ne metta. Ma nessuno parlava! Abbiamo seguito il concerto (in piedi o seduti senza vedere) e siamo ritornati a casa amareggiati. A proposito i biglietti acquistati (4 sulla stessa fila) sono diventati 3 da una parte e 1 dall’altra. Grazie organizzazione. Alla prossima! Ma non per noi!
P.S. Siamo andati dal tabaccaio e ci ha detto non solo che, dopo alcuni giorni, si erano recati da lui alcune persone ad acquistare il biglietto a 23 euro. Non essendo a conoscenza di questa cifra, guarda sul sito dell’associazione e ha visto tutta la piantina stravolta con la fila Z (subito dopo la nostra) a soli 23 euro. Ulteriore beffa! Il giorno del concerto scopriamo che si poteva entrare stando in piedi a soli 20 euro. Ai lettori il commento!".
Problemi al concerto: risponde Centrone
Scritto da Redazione (www.ilfatto.net/…)
24 Settembre 2010
Molfetta- In merito alla lettera inviataci alcuni giorni fa dalla signora Tonia Angione e riguardante alcuni disguidi legati alla vendita dei biglietti del concerto di Fiorella Mannoia, ci è pervenuta la risposta del dottor Pietro Centrone, Presidente della Fondazione Valente.
"Alla signora Tonia Angione, tengo a precisare quanto segue:
In ogni concerto o altro evento l’acquirente ha sempre titolo a contestare l’inconveniente sul posto e a richiedere, in via subordinata alla risistemazione, il rimborso del biglietto. La signora doveva quella sera al botteghino richiedere tanto, secondo prassi. Il rappresentante della Delta Concerti era accanto all’agente SIAE all’ingresso. Perché vedersi il concerto comunque e protestare poi da luogo a disquisizioni che non portano a nessun risultato, atteso che inconvenienti tecnici o logistici possono accadere, al di là di ogni previsione (vedi per esempio il posizionamento realizzato, al di là della scheda tecnica inviata, del gruppo fari, luci e parte dell’impianto sull’ultimo gradone), con la conseguenza che è stato ridotto lo spazio sopra a disposizione.
Una precisazione è, tuttavia, fondamentale: la Fondazione Valente come il Comune di Molfetta non sono gli organizzatori dei concerti. Ambedue supportano finanziariamente, con un proprio contributo, ogni iniziativa del cartellone e promuovono l’evento. La signora si rivolge a me, ma io devo per cortesia e chiarezza sottolineare che non sono io che vendo i biglietti né rivesto il ruolo di organizzatore del concerto. Ogni manifestazione, proposta a noi, ha un suo organismo responsabile di tutto quanto gira intorno all’evento: vendita biglietti, assicurazione civile, pulizia, SIAE, servizi d’ordine, e così via.
Tale agenzia, poi, invita al concerto, con biglietto omaggio (come fanno tutti i Teatri o le Compagnie Teatrali) chi e quanti vuole, senza dare soddisfazione a lei o a me ed è giusto che sia così perché essa rischia propri quattrini. Noi diamo, ripeto, solo un contributo finanziario a parziale copertura delle spese di allestimento e ingaggio artisti.
Prima dell’inizio del concerto, e la signora Angione forse saprà, sono stati sistemati sei spettatori della fila V in terza fila. Ho girato immediatamente il contenuto della lettera alla Delta Concerti di Bari che saprà dare contezza in ordine a quanto rappresentato. La stessa Delta resta comunque unica sua interlocutrice nella vicenda.
Distinti saluti
Pietro Centrone
P.S. La pianta su BooKingshow non è mai stata stravolta. Su richiesta del Comune sono stati aggiunti, una settimana prima, 50 posti a € 23,00, per i giovani. Esaurita la pianta sono stati nella serata del concerto, come avviene sempre in caso di sold-out, consentiti in sbigliettamento diretto al botteghino posti in piedi a 20 euro senza costo di prevendita (cosa che non sarebbe avvenuta se ci fossero stati posti disponibili). Nessuna beffa, dunque".