Apprendo dalla " rete" che domani ci sarebbe un'assemblea pubblica del
centro sinistra indetta da di Gioia.
Il Centro Sinistra ha bisogno di qualcosa di più che una convocazione dell'
ex candidato sindaco Di Gioia.
Il signor Di Gioia prima di chiedere la parola dovrebbe spiegare ai
cittadini quello che è accaduto durante la campagna elettorale; ora che non
ci sono più i presupposti di" inquinare o turbare il voto" ci sveli i
retroscena dell'aggressione subita da parte di Cristoforo Brattoli e ci dica
se è andato o intende andare a denunciare l'accaduto.
Ci piacerebbe conoscere i veri contenuti del " colloquio " avuto in Piazza
Paradiso con l'assassino del Sindaco Carnicella e delle sue richieste.
Chiarisca alla città, insieme a tutta la coalizione e alla stampa amica, il
perchè non ha ritenuto di denunciare il fatto agli organi preposti, pur
avendo sostenuto per tutta la campagna elettorale che a Molfetta ci fosse
un'emergenza legalità.
In concomitanza dell'anniversario dell'omicidio Carnicella , constatando che
non è cambiato molto in città in materia di illegalità diffusa dal 1992 ad
oggi (basterebbe guardare le nostre strade e marciapiedi occupate
abusivamente dagli ambulanti dell'ortofrutta&C., e tutte le vicende
giudiziarie delgli ultimi anni) bisognerebbe abbandonare l'omertà e
denunciare le possibili vicinanze tra "Palazzo" e" illegalità diffusa" per
ripristinare quella convivenza civile che da tempo viene negata alla nostra
comunità.
Un'opposizione credibile contro la destra di Azzollini, dentro o fuori del
Palazzo di Città, non potrà mai essere efficace se non si ha il coraggio di
denunciare il malaffare e l'illegalità diffusa che la vecchia
amministrazione e la nuova hanno promosso e continuano a promuovere.
L'associazionismo, i movimenti di base e quello che resta dei partiti, si
organizzino per dare una risposta netta al nuovo governo di città,
affermando con orgoglio di non sentirsi rappresentati da questo Sindaco e
dalla sua Giunta.
Ben venga l'autoconvocazione degli stati generali del centro sinistra, ma
che non siano convocati da Di Gioia che non potrà mai essere il suo futuro
leader, anzi farebbe bene a mettersi da parte, insieme ad altri, se vuole
veramente bene alla coalizione.
Se dobbiamo fare tutti quanti un passo indietro assumendoci le
responsabilità del fallimento della coalizione di centro sinistra, faccia di
Gioia il primo passo e lo segua con umiltà Guglielmo Minervini e chi lo
rappresenta.
Matteo d'Ingeo