comunicato stampa 4/07/2003

Apprendo dalla " rete" che domani ci sarebbe un'assemblea pubblica del

centro sinistra indetta da di Gioia.

Il Centro Sinistra ha bisogno di qualcosa di più che una convocazione dell'

ex candidato sindaco  Di Gioia.

Il signor Di Gioia prima di chiedere la parola dovrebbe spiegare  ai

cittadini quello che è accaduto durante la campagna elettorale; ora che non

ci sono più i presupposti di" inquinare o turbare il voto" ci sveli i

retroscena dell'aggressione subita da parte di Cristoforo Brattoli e ci dica

se è andato o intende andare a denunciare l'accaduto.

Ci piacerebbe conoscere i veri contenuti del " colloquio " avuto in Piazza

Paradiso con l'assassino del Sindaco Carnicella e delle sue richieste.

Chiarisca alla città, insieme a tutta la coalizione e alla stampa amica, il

perchè non ha ritenuto di denunciare il fatto agli organi preposti, pur

avendo sostenuto per tutta la campagna elettorale che a Molfetta ci fosse

un'emergenza legalità.



In concomitanza dell'anniversario dell'omicidio Carnicella , constatando che

non è cambiato molto in città in materia di illegalità diffusa dal 1992 ad

oggi (basterebbe guardare le nostre strade e marciapiedi occupate

abusivamente dagli ambulanti dell'ortofrutta&C., e tutte le vicende

giudiziarie delgli ultimi anni) bisognerebbe abbandonare l'omertà e

denunciare le possibili vicinanze tra "Palazzo" e" illegalità diffusa"  per

ripristinare quella convivenza civile che da tempo viene negata alla nostra

comunità.



Un'opposizione credibile contro la destra di Azzollini, dentro o fuori del

Palazzo di Città, non potrà mai essere efficace se non si ha il coraggio di

denunciare il malaffare e l'illegalità diffusa che la vecchia

amministrazione e la nuova hanno promosso e continuano a promuovere.



L'associazionismo, i movimenti di base e quello che resta dei partiti, si

organizzino per dare una risposta netta al nuovo governo di città,

affermando con orgoglio di non sentirsi rappresentati da questo Sindaco e

dalla sua Giunta.



Ben venga l'autoconvocazione degli stati generali del centro sinistra, ma

che non siano convocati da Di Gioia che non potrà mai essere il suo futuro

leader, anzi farebbe bene a mettersi da parte, insieme ad altri,  se vuole

veramente bene alla coalizione.



Se dobbiamo fare tutti quanti un passo indietro assumendoci le

responsabilità del fallimento della coalizione di centro sinistra, faccia di

Gioia il primo passo e lo segua con umiltà Guglielmo Minervini e chi lo

rappresenta.



Matteo d'Ingeo

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