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OSTUNI – E’ giunta anche sulla costa ostunese e ha già creato i primi casi, l’alga tossica che sta creando problemi lungo la costa barese. Il microrganismo: l´”ostreopsi”, ha colpito alcuni bagnanti nella zona di Gorgognolo, sul litorale scoglioso ostunese, creando delle abrasioni sfocianti in bolle sulla pelle. Alcuni bagnanti sono finiti in ospedale. E per la prima volta l’alga tossica compare nel mare di Ostuni forse trasportato dai flutti e proveniente dove già la fenomenologia era esplosa drammatica, cioè nel barese. Con il gran caldo dei giorni scorsi non è escluso che l’alga tossica abbia trovato una situazione favorevole per svilupparsi anche sulle nostre scogliere ma, per ora, nessun allarmismo in quanto i casi che si sono verificati sono solo pochi e relativamente solo a quei bagnanti che hanno preferito tuffarsi dalle scogliere a fior d’acqua.
Si è parlato di inquinamento del mare ma questo non è il caso di Ostuni dove le acque marino sono ancora limpide e dalle analisi che periodicamente l’Arpa fa, non emergono problemi di inquinamento. A chi è capitato di avere contatti con quest’alga, ha sentito prima come una puntura e poi ha visto una macchia rossa nella zona toccata. Successivamente quella parte del corpo ha iniziato a gonfiarsi, a dare bruciori e a fare delle bolle come se ci trovassimo di fronte a delle scottature (con fuoriuscita di siero). Per bloccare il dolore, i medici hanno prescritto una terapia a base di pomate al cortisone combattendo così il bruciore ma sottolineando il fatto che tutto era volta ad alleggerire il gonfiore e che solo col passare dei giorni, sarebbe terminato.
La parte del corpo attinta dalla “puntura” ha subito subito la reazione e si è gonfiata provocando anche un certo fastidioso dolore. Dunque non un´alga killer ma si tratta di una minuscola per non dire piccolissima alga tossica per la quale non è mai morto nessuno ma solo tanto. fastidio. L´”ostreopsis” è infatti una microalga che si adagia sui fondali, a 30-40 centimetri. Per crescere ha bisogno di mare calmo, possibilmente senza vento. Dunque non esiste un aumento del fenomeno legato all’alga tossica perché si sono trattati di pochi casi di bagnanti che si sono rivolti al pronto soccorso prima e ai medici di famiglia dopo per fronteggiare questa situazione. Fatto salvo che le implicazioni sanitarie legate per il resto bisogna solo porre una certa attenzione alle scogliere a fior d’acqua evitando di andare a fare i tuffi da quelle zone e prendendo il bagno entrando ed uscendo dall’acqua agli arenili.