“L’ambiente di lavoro era rappresentato dalla cisterna”. E il dovere di valutare il rischio delle operazioni di pulizia dai residui di zolfo spettava anche e soprattutto alle società che, prima della strage, con ruoli diversi, si sono occupati del trasporto, della gestione e della bonifica del grande serbatoio.
Con queste parole i giudici della Suprema Corte, con la sentenza del 10 febbraio scorso, hanno ordinato un nuovo processo sull’incidente del lavoro che il 3 marzo del 2008 costò la vita a cinque operai, impegnati nelle operazioni di pulizia di una cisterna, nell’azienda Truck Center di Molfetta.