fonte: http://edicola.lagazzettadelmezzogiorno.it di Lucrezia D’Ambrosio
Se fossero finiti sul mercato, nella notte tra l’ultimo dell’anno e Capodanno, avrebbero davvero fatto «rumore» con danni che non è possibile quantificare ma, considerata la quantità di materiale esplodente contenuto, è facile intuire. Oltre cento chili di botti vietati, vere e proprie bombe, sono stati sequestrati dai finanzieri nelle ore precedenti ai festeggiamenti. Due, entrambi con precedenti specifici, i denunciati all’autorità giudiziaria. Si tratta del titolare di un negozio di casalinghi e di un suo dipendente. Sono accusati di illecita detenzione ai fini di vendita di fuochi pirotecnici e materiale esplodente di vario genere.
I botti, che contenevano venti chili di esplosivo, la cosiddetta massa attiva, erano nascosti tra i casalinghi dell’esercizio commerciale in prossimità di piazza Paradiso. Erano stati sistemati in un cartone mimetizzato tra altri scatoloni per evitare che qualcuno potesse notarli. Ma l’espediente messo in atto dai due denunciati non ha sortito l’ef fetto sperato. E i botti sono stati sequestrati. Al ritrovamento, e al conseguente sequestro, i militari della tenenza cittadina delle Fiamme Gialle sono giunti nel corso di un servizio specifico, predisposto proprio per contrastare la vendita illecita di fuochi d’artificio.
Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, coordinati nell’operazione dal luogotenente Dario Zifarelli, che hanno effettuato numerose perquisizioni, sono finiti quanti, in passato, si sono occupati di vendite illegali di botti, ma anche gli esercizi commerciali regolari, i cui titolari si dilettano nella distribuzione di botti di fattura artigianale.
Nelle rete è finita anche un’attività commerciale che aveva allestito, al suo interno, un’esposizione di fuochi pirotecnici e materiale esplodente di botti leciti. Un controllo più approfondito ha consentito di individuare i botti di manifattura artigianale, non riconosciuti e non omologati dal Ministero dell’Interno e quindi, evidentemente, pericolosi. I controlli si sono estesi anche nella notte tra il 31 dicembre e Capodanno.
Ed è stata, senza ombra di dubbio, la presenza importante degli uomini delle forze dell’ordine a smorzare gli entusiasmi dei bombaroli di fine anno. Perchè anche a Molfetta i botti ci sono stati ma si è trattato davvero di poca roba rispetto a qualche anno fa. Nelle scorse ore, gli uomini della Polizia locale, coordinati dal capitano Gadaleta, hanno rinvenuto, complessivamente, quattro bombe carta inesplose: tre in via San Giovanni Bosco, una in via Salvador Allende. Per rimuoverle è stato necessario l’intervento degli artificieri.