fonte: redazione. edicola.lagazzettadelmezzogiorno.it
Tutto in casa. Un chilo e mezzo di marijuana, 35 proiettili calibro 7,65 e 800 euro in banconote di diverso taglio. Una 35enne, Damiana Gadaleta, è stata arrestata dai Carabinieri della compagnia di Molfetta. La donna è accusata di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione di munizioni. Nell’abitazione dell’indagata e in un locale sul terrazzo, in uso a lei, i militari hanno trovato 110 dosi di marijuana, marijuana non confezionata, 35 proiettili, racchiusi in una pagina di giornale, e il denaro. E per lei è scattato l’arresto. La casa era finita nel mirino dei militari già da qualche giorno.
A insospettirli era stato lo strano andirivieni di persone, per lo più giovani, che, a qualsiasi ora, raggiungevano l’abitazione, situata in una traversa di via Sergio Pansini. Proprio per fugare ogni dubbio, anche perchè alcuni dei giovani «notati» erano già stati segnalati come assuntori di sostanze stupefacenti, è scattato l’intervento, coordinato dal comandante della compagnia, il capitano Vito Ingrosso. Nel corso della perquisizione, in un armadio della camera da letto, i Carabinieri hanno trovato, già confezionate, alcune bustine di marijuana. Sempre in camera da letto, ma in un cassetto, c’erano 800 euro, in banconote di vario taglio, oltre a 35 proiettili calibro 7,65, detenuti illegalmente.
Ma il quantitativo più importante di marijuana è stato trovato in un locale sul terrazzo dove i Carabinieri hanno trovato due grosse buste contenenti altre 110 dosi e sostanza stupefacente non confezionata, del peso complessivo di oltre un chilo e mezzo. Una volta finita sul mercato, la sostanza stupefacente avrebbe fruttato alcune decine migliaia di euro. La marijuana, i proiettili e il denaro, ritenuto dagli investigatori provento dell’attività di spaccio, sono stati sottoposti a sequestro. La marijuana sarà analizzata dal laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale Carabinieri di Bari. Per la donna sono stati disposti i domiciliari. Bisognerà ora capire se la 35enne sia solo il «custode» della droga e dei proiettili o se, il sospetto degli inquirenti è questo, faccia parte di una organizzazione più ramificata, sia cioè una dei venditori al dettaglio operanti sul territorio. Nel corso della perquisizione, nell’abitazione e nel locale, non è stata trovata alcuna arma.