Tornerà in aula il 28 settembre il processo a carico del carabiniere accusato dalla procura di Trani del reato di peculato.
Il militare, all’epoca dei fatti contestati (novembre 2006) era in servizio nella stazione di Molfetta.
Secondo il pubblico ministero Antonio Savasta, l’imputato – difeso dall’avv. Maurizio Masellis – non avrebbe restituito parte della merce sottratta a un esercizio commerciale di Molfetta recuperata da un’operazione dei Carabinieri. Alcuni capi furono poi ritrovati da agenti di Polizia nella sua abitazione.
Nell’udienza di mercoledì, la difesa si è soffermata sulle modalità di indagine tenute dalla compagnia dei Carabinieri di Bari San Paolo, allertata – secondo quanto riportato in aula dall’allora comandante – dalla Polizia di Stato. È stato ascoltato anche Luigi de Bari, teste imputato in un procedimento connesso perché trovato in possesso della merce rubata.
Nella prossima seduta sarà dato spazio ai testi della difesa. Tra questi, la figlia degli imputati (assieme al carabiniere è stata citata in giudizio anche sua moglie, con l’accusa di ricettazione), inizialmente indagata nello stesso procedimento. La sua posizione fu in seguito archiviata.