Per la sentenza si dovrà attendere ancora. Almeno fino a settembre, quando nel tribunale di Trani si tornerà a parlare di “By pass”, l’operazione condotta il 6 ottobre 2005 dai Carabinieri contro una presunta associazione a delinquere finalizzata a estorsioni, ricettazione e furti.
Dodici gli imputati. Per otto di loro (Michele Palmiotti, Michele La Forgia, Saverio Piccininni, Michele Castriotta, Ambrogio Ayroldi, Giovambattista De Gennaro, Angela Altizio e Domenico La Forgia) il pubblico ministero Giuseppe Maralfa aveva chiesto lo scorso aprile condanne da 6 mesi a 15 anni di reclusione.
Richieste di assoluzione erano state formulate per altri tre imputati (Antonio Di Natale, Massimo Iannelli e Antonio Magarelli), e di prescrizione per Sergio de Pinto (reato diversamente qualificato nell’ipotesi più lieve).
Nella seduta di ieri è toccato alle difese far valere le ragioni dei propri assistiti, a partire dall’avvocato Maurizio Masellis, legale di diversi imputati.
Le arringhe si sono susseguite fino a tarda mattinata. Quando è stata decretata la sospensione dell’udienza, mancavano all’appello le discussioni delle posizioni di due imputati, Piccininni e Palmiotti, l’assessore del Comune di Molfetta all’epoca dei fatti contestati presidente della Molfetta Multiservizi.
Si riprenderà da qui il prossimo 17 settembre. E la stessa giornata potrebbe segnare anche il pronunciamento della corte.