Fiamme a mezzogiorno di ieri in via Matteo Altomare.
Tra la casina Cappelluti, destinata a ospitare il museo archeologico del Pulo e la dolina è nato in pochi anni un quartiere. Servizi e aree verdi zero. Al loro posto un terreno incolto invaso da sterpaglie e rifiuti di ogni sorta, che ventiquattr’ore fa è arso sollevando una densa nube.
Le fiamme sono state domate dai Vigili del fuoco di Molfetta e avrebbero potuto riservare spiacevoli conseguenze. Tra le sterpaglie, anche botti inesplosi, usati per far festa durante gli Europei di calcio, che l’incendio ha fatto deflagrare durante i soccorsi.
Quello dello scoppio di fuochi d’artificio al di fuori del capodanno è una tendenza tutta nuova a Molfetta: si è sparato per lo scudetto della Juventus, per la Coppa Italia del Napoli, per festeggiare le gesta di Balotelli e compagni. C’è da augurarsi che la cultura sportiva di questi appassionati di fuochi pirici si esaurisca al calcio: il 27 luglio infatti cominciano le Olimpiadi.
Esausti gli abitanti del quartiere, già alle prese con ordinarie e straordinarie forme di degrado. Qualcuno in passato si era offerto anche di curare a sue spese l’area incolta. Appello caduto nel vuoto.
La giornata di ieri ha fatto registrare un altro incendio di sterpaglie. Stavolta i Vigili del fuoco sono intervenuti nei pressi della complanare di cala Olidda, su segnalazione delle Guardie ecoozoofile dell’Anpana.