Benedetto l’abuso nel nome di Maria… “Evviva Maria”!

La nostra convivenza civile dovrebbe fondarsi sul rispetto reciproco e, ancor più, sul rispetto delle regole ordinate. Se un cittadino manca di rispetto a un pubblico ufficiale potrebbe incorrere in una sanzione che è prevista dalla legge. Se il pubblico ufficiale durante il suo servizio sorprende un cittadino che infrange le regole date, ponendosi in una situazione d’illegalità, il pubblico ufficiale è tenuto a sanzionare quel cittadino, chiunque sia, a seconda della gravità del reato. Sembrerebbe così semplice, ma non sempre è tutto così lineare e le sbavature molto spesso rendono ancora più conflittuale il rapporto tra cittadino e forze di polizia.

Nelle ultime ore in città si gioca a “guardie e ladri”, un gioco ormai consolidato nel tempo che diventa poi il passatempo preferito per molti leoni da tastiera. Al centro del dibattito, tanto per cambiare, c’è l’attività della Polizia Locale di Molfetta.

Qualche giorno fa ho espresso personalmente, al Comandante della Polizia Locale, la mia solidarietà per l’aggressione subita da due agenti da parte di un cittadino che evidentemente, pur essendo nel torto, ha inveito e aggredito chi stava facendo il proprio dovere. Oggi esprimo la stessa solidarietà per l’ennesima aggressione subita nelle ultime ore dagli agenti di Polizia Locale mentre eseguivano controlli sull’abusivismo commerciale durante la festa patronale. Chi mi conosce sa quanto sia stato sempre critico sull’operato della Polizia Locale, ma quando un agente è aggredito, io sarò sempre dalla sua parte.

Chiusa questa doverosa premessa, vorrei ora esprimere il mio disappunto sulle modalità in cui nelle ultime ore si portano avanti i controlli sulle eventuali illegalità diffuse all’interno della festa patronale.

Probabilmente il Sindaco ha bisogno di esaltare l’immagine della sua presunta buona amministrazione, specialmente durante la festa patronale, offrendo al popolo molfettese, agli emigrati e turisti, la sensazione di sicurezza oltre al “panem et circenses”. Ogni anno lo stesso copione, decine di frigoriferi sequestrati, centinaia di lattine e bevande in vetro sequestrate e numerose sanzioni da 5mila euro che non saranno mai pagate. Tutto fa spettacolo e il popolo si sente più sicuro, specialmente quando si sequestrano prodotti contraffatti al solito africano che occupa abusivamente il suolo pubblico. Ok, va bene tutto, le regole devono rispettarle tutti, ma non basta a salvare la faccia di una amministrazione distratta, e omissiva, sui temi della legalità e rispetto delle regole.

Durante la festa non bisogna occuparsi solo di coloro che sbarcano in città per tre giorni, più o meno in regola. Le strade e i percorsi della festa ospitano anche commercianti e operatori della ristorazione che prima, durante e dopo la festa, non rispettano le autorizzazioni concesse per l’occupazione di suolo pubblico, quando esistono. Senza parlare dei commercianti di ortofrutta e dei tanti dehors, che in tema di “rispetto delle regole”, sono campioni. Quindi, caro Sindaco, scriva pure al Prefetto, invochi pure la Madonna, ma faccia anche il sindaco e faccia rispettare non solo le leggi e regolamenti dello Stato, ma anche le ordinanze a sua firma e le autorizzazioni dei suoi dirigenti. In questo periodo ci sarebbero tante situazioni da mettere sotto osservazione, ma per non tediarvi ne sceglierò solo due.

La prima riguarda via Piazza e l’altra via Dante. Non si tratta di strade periferiche sconosciute e poco frequentate, si tratta di due strade in pieno centro e nel cuore della festa patronale. In via Piazza c’è un locale denominato “La chiazzod” che occupa, quasi interamente, il marciapiede e spesso altre zone limitrofe. Leggendo dall’albo pretorio l’autorizzazione rilasciata il 15 settembre 2023 con scadenza del 31/12/2027, si desume che il provvedimento autorizzativo prevede solo 24mq e che gli arredi devono rispettare le prescrizioni contenute nell’allegato n. 8 del Regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche, approvato con Deliberazione di C.C. n. 22 del 06/04/2022.

Inoltre, il parere rilasciato dal Comando di Polizia Locale, in data 10/08/2023 – prot. n. 64113, pone le seguenti condizioni:

1) divieto di posizionamento degli arredi di base (tavoli e sedie), nell’area oggetto dell’occupazione de quo, dell’area antistante l’info-point durante gli orari di apertura di quest’ultimo;

2) garantire e rispettare l’area di passaggio dei pedoni su Via Piazza, per almeno di mt. 1,23 lasciando libera la vetrina dell’Info-point su Via Termiti;

3) rimozione di tutti gli arredi di base durante gli orari di chiusura dell’attività.

Ebbene mi chiedo, dal 15 settembre 2023 sono stati mai fatti dei controlli? Non mi sembra di aver mai letto comunicati stampa del Palazzo di Città, con foto di camion che portano via arredi non conformi ai regolamenti e lasciati senza custodia anche quando l’attività è chiusa.

Invece l’altra attività di cui vi parlo ora ha carattere d’attualità e si inserisce in un quadro molto più complesso, la cui trattazione sarà oggetto di altra riflessione.

Rimanendo sempre in tema di autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico, vorrei portare alla vostra attenzione il Provvedimento Autorizzativo prot. n. 64756 del 21/08/2024 (pubblicata all’albo pretorio in data 2.09.2024) con il quale la ditta individuale “BIKE RENT SANTA LUCIA DI PARISI MICHELE” è stata autorizzata ad occupare, in Corso Dante n. 64, l’area antistante il proprio esercizio commerciale di mq. 10 (5mt di larghezza x 2 mt di profondità) di suolo pubblico fino al 31/08/2025 per l’esposizione di biciclette elettriche.

Anche questo provvedimento contiene un parere favorevole condizionato rilasciato dal Comando di Polizia Locale, in data 07/08/2024, prot. n. 62075, come poi integrato in data 09/08/2024 da nota prot. n. 63062 nel quale, a salvaguardia della sicurezza della circolazione veicolare e pedonale, sono state statuite precise ed opportune prescrizioni in obbligo al titolare della ditta in premessa menzionata, che qui si riportano integralmente:

  • L’area oggetto dell’occupazione ex art.5 c.1 del vigente regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche approvato con D.C.C. 75 del 10/11/1994 dovrà essere limitata alla misura della proiezione del fronte del locale, pertanto non dovrà superare 5 ml di larghezza;
  • la predetta occupazione non dovrà interferire con l’attraversamento pedonale ivi presente ne dovrà utilizzarsi quest’ultimo per la sosta anche temporanea dei veicoli;
  • divieto assoluto di caricare sulla sede stradale con ciabatte multi presa i veicoli utilizzati dall’attività con attraversamento del marciapiedi con cavi elettrici;
  • ricade, inoltre, sempre in capo al titolare, l’obbligo che durante i fine settimana, la festa patronale e lo svolgimento di eventi musicali o di pubblico intrattenimento interessati da ordinanza di chiusura al transito veicolare di C.so Dante, di rimuovere INDEROGABILMENTE tutti i veicoli dalla sede stradale lasciando libera l’area oggetto dell’autorizzazione; tale obbligo è da intendersi anche durante gli orari di chiusura dell’attività;
  • giova infine precisare che, qualora non venissero rispettate le prescrizioni sopraindicate, e a seguito di n.3 verbali di contestazione per inosservanza di quanto prescritto, questo Ufficio di P.L. procederà alla revoca di quanto concesso con successiva comunicazione al SUAP;
  • il richiedente è autorizzato ad occupare la sede stradale nella misura di 5 mt di larghezza e 2 mt di profondità (tot. 10 mq rispetto a quanto richiesto 13 mq).

E’ bene precisare che in via Dante 64 i veicoli elettrici autorizzati sono in sosta da molto tempo, ancor prima del rilascio dell’autorizzazione. Pertanto, giusto per tornare al tema odierno, qualche domanda la porrei.

Possibile che nessun agente di Polizia Locale sia mai passato in via Dante 64 a ferragosto, prima e durante la festa patronale? Possibile che nessuno degli agenti in servizio fosse a conoscenza delle prescrizioni statuite dal loro stesso ufficio? Da oltre un mese, possibile che non siano stati contestati almeno tre verbali di inosservanza? E anche se ci fossero stati i verbali di contestazione, come mai non sono state rimosse le bici e l’indecorosa illuminazione che occupa abusivamente il marciapiede? 

In attesa di ulteriori sviluppi mi permetto di affermare che “la legge non è uguale per tutti“.

di Matteo d’Ingeo

 

 

 

 

 

 

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