fonte: http://bari.repubblica.it
Gli agenti della squadra mobile della Questura di Bari hanno arrestato tre pregiudicati accusati della rapina in casa dell’avvocato barese Massimo Navach, l’8 febbraio 2017. Il colpo, stando alla denuncia, fruttò un bottino di circa 500mila euro, soprattutto in gioielli. Cifra però smentita nei giorni successivi dalla vittima.
Il pm Bruna Manganelli contesta ai tre arrestati i reati di rapina pluriaggravata, sequestro di persona e detenzione illegale di arma da sparo. Durante la rapina, infatti, tre donne (la moglie dell’avvocato, la figlia minorenne e la collaboratrice domestica) furono legate con nastro adesivo, immobilizzate e minacciate.
In carcere sono finiti il 67enne di Bari Gennaro Urbano, il 51enne di Capurso (Bari) Domenico Ottomano e il 49enne di Molfetta (Bari) Nicola Altieri, tutti con precedenti specifici per rapina. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata firmata dal gip del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista. Altieri era a piede libero mentre gli altri due erano in cella da sabato 25 marzo perché arrestati in flagranza di reato mentre andavano a compiere un’altra rapina con le medesime modalità.
Stando alla ricostruzione fatta dagli investigatori, i tre avevano pianificato la rapina a casa dell’avvocato Navach da tempo. Materialmente l’avrebbero eseguita Ottomano e Altieri, armati con pistola e con volto travisato, mentre Urbano li avrebbe aspettati in macchina. Alla loro identificazione si è giunti proprio grazie all’auto, una Fiat Marea usata da Urbano.