Lea Cosentino
da La Gazzetta del Mezzogiorno (www.lagazzettadelmezzogiorno.it/…)
BARI – L’ex direttore generale della Asl Bari, Lea Cosentino, è stata arrestata stamani insieme ad alcune altre persone nell’ambito di una indagine sulla sanità pugliese. Gli arresti sono stati compiuti da carabinieri. Ai domiciliari anche l’ex direttore della Asl di Bari, Giuseppe Lonardelli, insieme al medico allergologo e docente universitario Eustacchio Nettis, un avvocato e altri dirigenti. Sono accusati di aver falsificato, a vario titolo, una delibera dirigenziale e i verbali dei lavori della commissione esaminatrice per la selezione pubblica del direttore medico della struttura complessa di allergologia e immunologia dell’ospedale di Altamura
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Lea Cosentino e’ stata posta agli arresti domiciliari per i reati – a quanto si apprende da fonti della difesa – di falso e peculato. La vicenda è relativa alla cosiddetta ‘spy story’, ovvero alla bonifica da eventuali microspie istallate dalle forze di polizia nell’ambito delle indagini sulla gestione della sanità pugliese in uffici pubblici e Asl pugliesi.
ORE 11,25: AI DOMICILIARI ANCHE DIRETTORE ONCOLOGICO DFI BARI
Tra gli arrestati nell’operazione compare anche il direttore dell’ospedale Oncologico di Bari, Giuseppe Lonardelli. Insieme con lui sono finiti ai domiciliari pure un medico allergologo, un avvocato e alcuni dirigenti della Asl dei quali non si conoscono al momento i nomi.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state richieste dai pm Rossi, Iodice e De Maria della Procura di Bari.
ORE: 11,32: ARRESTATO DOCENTE UNIVERSITARIO
Il medico allergologo arrestato è il professor Eustacchio Nettis, docente universitario a Bari: lo si è appreso da fonti investigative.
ORE: 11,45: ECCO TUTTI I NOMI DEGLI OTTO INDAGATI
– Agostino Cirillo, nato a Marcianise, (primario dell’Udc di Allergologia dell’Ospedale di Caserta) sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora in Caserta;
– Antonio Coscia, nato a san Giovanni Rotondo, (legale rappresentante della Ags Netcom srl) sottoposto agli arresti domiciliari;
– Lea Cosentino, nata a Ruvo di Puglia (già direttore generale Asl della provincia di Bari), sottoposta agli arresti domiciliari;
– Leonardo Digirolamo, nato a Santeramo (avvocato, dirigente dell’Ufficio legale dell’Asl di Bari), sottoposto agli arresti domiciliari;
– Giuseppe Lonardelli, nato a Bitonto (già direttore sanitario Asl della provincia di Bari, già direttore sanitario del Policlinico di Bari e attualmente direttore generale dell’Irccs dell’Istituto Oncologico di Bari), sottoposto agli arresti domiciliari;
– Vito Modesto Mastrangelo nato a Binetto (funzionario Asl Altamura) sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in Gravina di Puglia;
– Stefano Pucci, nato a Loreto (primario dell’Uoc di Allergologia di Civitanova arche), sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora in Civitanova Marche.
ORE 12,19 – SANITA: PER CONCORSO TRUCCATO E SPY STORY
Sono due le indagini, riunite in un unico fascicolo, che stamani hanno portato alla notifica di cinque provvedimenti di arresti domiciliari e di tre divieti di dimora. I provvedimenti cautelari sono firmati dal gip Giulia Romanazzi che ha accolto le richieste dei pubblici ministeri Roberto Rossi, Emanuele De Maria e Teresa Iodice. I reati contestati, a vario titolo, sono di falso e peculato.
La prima indagine riguarda presunte irregolarità commesse nella selezione pubblica per conferire l’incarico quinquennale di direttore medico della struttura complessa di allergologia e immunologia clinica presso l’ospedale di Altamura; la seconda riguarda invece lo stanziamento di fondi, da parte della Asl Bari, per far bonificare uffici dell’azienda sanitaria locale da eventuali microspie istallate dalla Procura di Bari nell’ambito di indagini sulla sanità pugliese.
ORE 12,36 – LEGALE COSENTINO: TOTALE ESTRANEITA’
”La totale estraneità della propria assistita ai fatti contestati” viene ribadita “con fermezza” dal difensore dell’ex dg dell’Asl Bari Lea Cosentino, l’avv.Francesca Conte. “In sede di interrogatorio di garanzia – spiega il legale in una nota – ‘fornirà i chiarimenti dovuti, anche se non può non esprimere profonda amarezza per una vicenda processuale i cui contorni erano stati, seppur informalmente, già chiariti alla p.g. in sede di acquisizione documentale”.
Il legale sottolinea “le proprie personali perplessità in merito alle ritenute esigenze cautelari rispetto a reati asseritamente legati al ruolo di dirigente asl dell’avvocato Cosentino, ruolo che ella non svolge da oltre sei mesi ed anche tenuto conto dei comportamenti processuali collaborativi e leali sempre tenuti dall’avvocato Cosentino, comportamenti, evidentemente non adeguatamente tenuti in considerazione”.
ORE 14,22 – ACCUSE PER CONCORSO MEDICO TRUCCATO
Sono accusati di aver falsificato, a vario titolo, una delibera dirigenziale e i verbali dei lavori della commissione esaminatrice per la selezione pubblica del direttore medico della struttura complessa di allergologia e immunologia dell’ospedale di Altamura (Bari), l’ex dg della Asl Bari Lea Cosentino, e alcuni medici e funzionari pubblici a cui stamani sono stati notificati provvedimenti cautelari. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra giugno e settembre 2007.
Nella vicenda sono coinvolti Cosentino, il primario di allergologia dell’ospedale di Caserta, Agostino Cirillo, l’ex direttore sanitario della Asl Bari, Giuseppe Lonardelli, il primario di allergologia di Civitanova Marche, Stefano Pucci, e il medico di allergologia del policlinico di Bari Eustachio Nettis. Secondo l’accusa, i cinque nel giugno 2007 hanno concorso nell’attestare falsamente nei verbali della commissione esaminatrice (composta da Cirillo, Lonardelli e Pucci) che era stata accertata l’idoneità di quattro candidati al fine di ottenere la nomina di dirigente di uno di essi, Nettis, “prescindendo totalmente da ogni valutazione di merito”.
Cosentino, Nettis, Lonardelli e il dirigente dell’ufficio legale della Asl Bari, Leonardo Digirolamo, sono accusati di aver alterato, il 28 agosto 2007, anticipandola di almeno un mese, la data di un atto con il quale si riconvocava la commissione esaminatrice per poter procedere ad una nuova selezione pubblica dei candidati per sanare le illegittimità che avevano caratterizzato la prima selezione. Altro falso è contestato ai quattro in relazione a false attestazioni contenute in una delibera dirigenziale.
A Cirillo, Digirolamo, Lonardelli, al funzionario della Asl di Altamura (Bari) e segretario della procedura concorsuale, Vito Mastrangelo, a Nettis e a Pucci si contesta, infine, il falso per le attestazioni non vere contenute nei verbali dei lavori della commissione esaminatrice convocati nel novembre 2007 per valutare i titoli prodotti dai candidati al posto di dirigente di allergologia nell’ospedale di Altamura (Bari).
ORE 17.26 – IN ATTI NOMI POLITICI CENTROSINISTRA
Per la nomina del medico barese Eustachio Nettis a direttore dell’unità di allergologia dell’ospedale di Altamura (Bari) pare fossero intervenuti diversi politici del centrosinistra pugliese. Tra questi "anche l’assessore regionale alla sanità, Alberto Tedesco (ora senatore del Pd), l’assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo, l’assessore comunale di Bari Ludovico Abbaticchio e il sindaco di Giovinazzo (Bari) Antonello Natalicchio". E’ scritto nel provvedimento cautelare notificato oggi ad otto persone (un’altra è irreperibile) nell’ambito di indagini sulla sanità pugliese.
I politici menzionati nel provvedimento cautelare – si apprende da fonti giudiziarie – non sono al momento indagati, anche perchè l’appoggio politico offerto sarebbe stato "soft".
Nettis – secondo l’accusa – superò la selezione pubblica grazie ad una serie di falsi compiuti da pubblici ufficiali per alterare l’esito del concorso ma la sua nomina è stata poi congelata dopo il ricorso di un medico ricorrente, la prof.Maria Teresa Ventura, e la sentenza del giudice del lavoro di Bari.
Dal provvedimento cautelare emerge che Nettis, in relazione a quella vicenda giudiziaria "chiedeva ed otteneva consulenze o pareri legali" anche a giudici del Consiglio di Stato e del Tar di Bari, oltre ad un docente di diritto sanitario, nessuno dei quali è indagato. Inoltre – annota il gip nel provvedimento – dalle carte sequestrate nel corso dell’indagine "appare evidente che, per l’affidamento degli incarichi di primario ospedaliero, costituisse titolo preferenziale l’appartenenza politica dei candidati", come sarebbe dimostrato dal fatto che nell’ufficio di Lea Cosentino "fu trovata ed acquista anche la stampa di una e-mail inviata da un medico (omissis) alla segreteria dell’on.Gero Grassi" del Pd.
ORE 17.43 – GIP, COSENTINO ATTUALMENTE PERICOLOSA
L’ex dg della Asl Bari, Lea Cosentino, appartiene «ad una rete politico-affaristica tuttora perdurante» e ciò «indubbiamente depone in senso sfavorevole in merito alla sua attuale pericolosità». Lo annota il gip Giulia Romanazzi nel provvedimento cautelare notificato ad otto delle nove persone coinvolte nell’operazione della magistratura barese sulla gestione della sanità pugliese. Il giudice si sofferma a lungo sul ruolo di ‘Lady Asl’ con particolare riferimento ai presunti falsi compiuti per far vincere il concorso da primario di allergologia ad Altamura (Bari) al medico Eustachio Nettis, a discapito di altri concorrenti, uno dei quali fece ricorso ed ebbe ragione dal giudice del lavoro. Secondo il gip, «la pervicacia e l’intensità dell’agire illecito» della Cosentino è «sintomatica di una volontà dolosa particolarmente intensa».
«Si considerino, a titolo esemplificativo – prosegue il giudice – i toni ed i contenuti» dell’intercettazione ambientale «nella quale chiaramente si manifesta lo spregio assoluto delle regole nella selezione di un candidato a un importante posto di primariato». Commentando poi la frase della Cosentito («facciamo fessi tutti e due») intercettata dalle microspie, il gip afferma che questa «locuzione semantica» che si riferisce «agli altri candidati (oltre che evidentemente al giudice del lavoro che aveva disposto il rispetto delle regole) è evidente indice rivelatore della pericolosità della Cosentino».
Quelli del PD hanno fatto sempre falso moralismo. ESULTO