Bari, mamma dà una testata a una 14enne in classe per difendere la figlia: guerra di denunce al Majorana

Un nuovo scontro con accuse incrociate nell’istituto dove un professore fu picchiato a scuola per aver messo una nota: questa volta un presunto caso di bullismo ha dato il via all’intervento della donna, che a seguito dell’episodio ha denunciato di essere stata perseguitata dal padre della studentessa aggredita in aula. Per l’uomo chiesto il rinvio a giudizio per stalking. La preside: “Non sapevo nulla” – fonte: Benedetta De Falco:  bari.repubblica.it

Un presunto episodio di bullismo fra ragazzi all’istituto barese Majorana finisce in un serie di denunce tra adulti, che danno vita a indagini e processi incrociati. La scuola superiore del quartiere San Paolo torna sotto i riflettori dopo l’aggressione dell’autunno scorso contro il docente Vincenzo Amorese e l’arresto del padre della ragazza (oggi tornato in libertà) a cui il docente aveva messo una nota.

Il nuovo caso, venuto alla luce dopo che è iniziata un’udienza preliminare, riguarda fatti accaduti nel novembre 2021, che hanno avuto come protagoniste due compagne di classe, all’epoca 14enni. Una all’improvviso bullizzata dall’altra, al punto che la mamma avrebbe provato a contattare la scuola via mail per segnalare casi di violenza psicologica che hanno spinto la figlia a ipotizzare addirittura di potersi togliere la vita, tagliandosi le vene.

Non avendo avuto risposta, la donna si sarebbe poi recata a scuola e lì avrebbe litigato con una compagna della figlia, dandole una testata. Per questo gesto la donna ha ricevuto una denuncia (sulla quale le indagini sono ancora in corso) e, successivamente, ha a sua volta denunciato il padre della ragazza con cui aveva discusso – pluripregiudicato – per stalking. Le indagini sull’uomo si sono concluse e nei suoi confronti è stato chiesto il rinvio a giudizio, in seguito al quale è iniziata l’udienza preliminare.

La donna dopo aver chiesto aiuto alla scuola, alla preside e ai docenti senza essere ascoltata sugli atti di bullismo che la figlia avrebbe subito, si è recata a scuola – ha spiegato l’avvocato Roberto Loizzo, che la assiste nel procedimento per stalking contro il pregiudicato –  La signora ha poi invitato la classe a comportarsi meglio nei confronti della figlia, esasperata dagli episodi di bullismo“. La ragazzina dopo l’intervento della madre non è andata a scuola per tre mesi.

Dopo l’episodio della presunta testata, la donna sarebbe stata ripetutamente avvicinata dal padre della ragazza aggredita.  “Dopo un’escalation di telefonate, richieste di risarcimento, appostamenti, inseguimenti e richiesta di risarcimento dei danni da parte del patrigno, l’uomo è stato denunciato nel febbraio 2022” ha aggiunto Loizzo. La preside Paola Petruzzelli, interpellata sull’accaduto, ha spiegato: “Non ho mai ricevuto alcuna segnalazione e non ho registrato casi di violenza, altrimenti sarei intervenuta“.

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