fonte: http://bari.repubblica.it- di GABRIELLA DE MATTEIS
Imponevano carta, scatole, ghiaccio e buste ai commercianti del mercato di Santa scolastica al quartiere Carassi: gli ambulanti erano costretti a comprare dal clan Diomede i prodotti per il confezionamento del cibo a prezzi più alti, nonostante fossero di cattiva qualità. Sono le accuse contestate al boss Franco Diomede, Giovanni Sedicina, Vito Magistro e Francesco Ungredda.
I provvedimenti sono stati eseguiti dagli agenti della squadra mobile che dopo aver acquisito alcune informazioni sull’attività estorsiva hanno convocato i commercianti in Questura. C’è chi ha collaborato, chi invece ha opposto ‘un muro di omertà’, come ha spiegato il capo della mobile Luigi Rinella. L’operazione, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, costituisce una prosecuzione di quella che a febbraio avevano portato in carcere il boss Diomede, sempre con l’accusa di estorsione.
Giovanni Sedicina, nel giugno scorso, nonostante fosse ai domiciliari, si è presentato al mercato, minacciando un commerciante che aveva espresso dubbi sulla qualità delle buste. All’inizio di luglio il Comune ha bloccato la riapertura del suo box al mercato. “Continuano a verificare uno scarso slancio da parte dei commercianti a denunciare” ha aggiunto Rinella.