
Il sindaco, ancor prima di farci conoscere il nome del futuro assessore ai Servizi Sociali, si è preoccupato di indire una gara per la concessione di spazi per 4 distributori automatici, di bevande e snack, per la fruizione degli avventori e del personale impiegato del Settore Socialità.
Ci sorprende che due dei quattro distributori dovrebbero essere situati presso la Biblioteca Comunale che è chiusa da parecchi anni. In campagna elettorale lo stesso sindaco aveva preannunciato l’imminente riapertura; evidentemente da buon padre di famiglia, prima ancora dell’inaugurazione, si preoccupa di predisporre già i distributori in modo che avventori e impiegati non subiscano traumi o crisi di astinenza.
Ma qual è la necessità di questi distributori? Pressioni di mercato? Dal momento che a Molfetta negli ultimi anni, proprio a cavallo del primo mandato del sindaco T.Minervini, c’è stata l’invasione degli Open H/24, non vorremmo che sia partito l’assalto al Palazzo di qualche imprenditore amico degli amici? Non sarebbe male conoscere la lista delle autorizzazioni/concessioni già esistenti e poi confrontarla con gli eventuali partecipanti al bando odierno. Chi sta investendo in queste attività? Ci sono prestanomi? Sono imprenditori molfettesi o vengono da altri comuni?
E poi c’è il capitolato tecnico di gara, il prezzo a base d’asta di Euro 3.000,00 (IVA esclusa), quale canone di concessione annuale per l’occupazione degli spazi comunali, a noi sembra irrisorio.
Al punto 7) del capitolato, è scritto che “l’Amministrazione appaltante si assume l’obbligo di fornire l’energia elettrica e l’acqua per il funzionamento delle macchine distributrici“. A parte l’acqua, se si considera il consumo di energia elettrica per ognuno dei quattro distributori in un anno, ci sembra che non rimanga in cassa nulla se le offerte che arriveranno non supereranno di molto la base d’asta.
Consigliamo al sindaco, e alla dott.ssa de Leonardis, di ritirare il bando in autotutela e rivedere qualcosa del capitolato di gara.