di Lucrezia D'Ambrosio
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«Sì, sono indagato, ma sono sereno»: il sindaco, Antonio Azzollini, smentisce la Procura a proposito dell’indagine, coordinata dal sostituto procuratore An – tonio Savasta, che lo vede nell’elenco dei quarantuno iscritti a modello 21 per i reati di natura ambientale e lottizzazione abusiva nella realizzazione del nuovo porto.
«Questa inchiesta non mi turba affatto. Abbiamo chiesto ed ottenuto – continua Azzollini – ogni sorta di autorizzazione per realizzare il porto. Quello che mi preoccupa sono le ripercussioni indirette di questa inchiesta. C’è una sproporzione notevole tra la natura dei reati contestati e le conseguenze che queste notizie hanno sulle persone che lavorano perché l’opera si realizzi».
E ancora. «Abbiamo bisogno di rilanciare il Sud, c’è bisogno di posti di lavoro, c’è necessità di infrastrutture, rischiamo di subire un danno senza aver violato nessuna legge, d’altra parte stiamo parlando di un’alg a. Può un’alga fermare tutto questo? mi chiedo. La Procura – rilancia Azzollini, farebbe bene ad occuparsi di reati seri. Per il resto, nei prossimi giorni, incaricherò un legale per accedere agli atti e comprendere bene che cosa si contesta. Una sola cosa voglio precisare per rendere chiara l’idea del lavoro che attorno al porto è stato fatto e della burocrazia che gira attorno a questa grande infrastruttura. Nel 2006, se avessimo messo uno sopra l’altro i fogli che compongono la documentazione a corredo dell’opera avremmo raggiunto i tre metri e sessanta centimetri in altezza, ora siamo a sei metri. Se c’era da chiedere un’autorizzazione l’abbiamo chiesta. Comunque non c’è alcun avviso di garanzia. Si tratta di avvisi di prosecuzione delle indagini partite, dicono, due anni fa».
E se il sindaco conferma la presenza del suo nome nell’elenco degli indagati, una sonora smentita arriva da Car – mela Minuto. «Non sono indagata – dice – l’inchiesta del pm Savasta prende in esame provvedimenti assunti in una riunione di giunta in cui io ero assente. Non capisco per quale motivo qualcuno abbia voluto indicarmi tra i destinatari degli avvisi di prosecuzione delle indagini».
I lavori per il nuovo porto prevedono la costruzione di un secondo molo in continuità alla diga Salvucci esistente; di uno sperone radicato all’attuale molo S. Vincenzo; il banchinamento della diga Salvucci; la costruzione di una banchina di riva per il traffico commerciale e le navi Ro-Ro; di una banchina destinata alla nautica minore; di un piazzale per la movimentazione delle merci; di dragaggi necessari per l’in – gresso delle imbarcazioni in porto, per la navigabilità interna e per la realizzazione delle opere marittime interne e di difesa; di un centro servizi per lo svolgimento delle attività portuali; di capannoni per lo stoccaggio delle merci; di un ponte di collegamento del porto con le zone produttive di ponente; la realizzazione di un sistema della viabilità interna al porto, parcheggi e arredi; la costruzione di impianti a fluido ed elettrici. Si tratta di una delle più grandi infrastrutture del sud Italia. Costerà oltre 55 milioni di euro.
Inizialmente la durata dei lavori risultava fissata in 1.388 giorni e l’ultimazione era prevista per il 13 gennaio 2012. Ad oggi, però, sono stati effettuati meno del 7% dei lavori e il cronoprogramma è stato completamente stravolto. Alla base dei ritardi (che hanno costretto il Comune a sottoscrivere una transazione con la CMC, aggiudicataria dell’appalto, per otto milioni di euro), c’è la questione legata alla presenza di residuati bellici sui fondali. Fino a quando l’area non sarà completamento bonificata non si potrà dragare il porto. Nel frattempo i lavori nei cantieri del porto, che sono partiti nel 2008, continuano. Ma si tratta di poca cosa rispetto all’essenziale.
Bufera sul Porto: 41 indagati. Tra loro sindaco e assessori
(http://www.laltramolfetta.it/pages/news_zoom.asp?id_news=7165)
Lo “tzunami” giudiziario sul nuovo Porto di Molfetta, di cui qualcuno aveva parlato nei giorni scorsi, si sta abbattendo sul Palazzo di Città.
La Procura della Repubblica di Trani, infatti, ha avviato un’inchiesta per fare chiarezza su tutte le procedure amministrative che hanno portato all’approvazione del progetto esecutivo del Porto.
Un’inchiesta ad ampio raggio dal momento che il pubblico ministero che ha avviato l’indagine, dott. Antonio Savasta, ipotizza il reato di lottizzazione abusiva.
In sostanza (è l’ipotesi degli inquirenti) il progetto del nuovo molo commerciale sarebbe stato approvato in assenza di alcune autorizzazioni necessarie, e quindi l’opera in via di realizzazione sarebbe (ma il condizionale è d’obbligo, ovviamente, dal momento che l’inchiesta è solo agli inizi) di fatto abusiva.
Ad essere stati iscritti nel registro degli indagati, al momento, sono 41 persone tra amministratori comunali (mezza giunta comunale, di fatto, è indagata dalla Procura di Trani), progettisti, funzionari e dirigenti del Comune, oltre ai tecnici del Ministero dell’Ambiente.
Tra loro il sindaco della città, Antonio Azzollini, il vice-sindaco Pietro Uva, l’assessore Anna Maria Brattoli, l’assessore Giulio La Grasta, l’assessore Mauro Magarelli, l’assessore Leo Petruzzella, l’assessore Enzo Spadavecchia, la consigliera comunale Carmela Minuto, i dirigenti comunali Vincenzo Balducci (responsabile del procedimento sul Porto) e Mimmo Corrieri, ex assessore comunale.
A tutti loro (e a molti altri…), nei giorni scorsi, è stato notificato un avviso di garanzia con la richiesta, avanzata dal sostituto procuratore, dott. Savasta, al GIP di Trani di una proroga per la prosecuzione delle indagini in considerazione che le stesse appaiono “oggettivamente complesse” e necessitano di una specifica Consulenza Tecnica di Ufficio.
L’ennesima brutta tegola per l’amministrazione comunale che, sulla vicenda del Porto, continua a subire pesantissime battute d’arresto.
Non sarà giunto il momento, per il sindaco Azzollini, di fare definitivamente chiarezza dinnanzi alla città su una questione che assume contorni sempre più oscuri?
Sul prossimo numero de “l’altra Molfetta” tutti i nomi (qui ne abbiamo pubblicati solo alcuni…) e tutti i particolari su questa ennesima bufera giudiziaria che si abbatte sul Comune e che potrebbe avere conseguenze al momento impossibili da prevedere