Azzollini continua ad usare il denaro pubblico per finanziare attività private con finalità religiose e di culto

La “Confraternita Maria SS. Del Carmelo” con sede presso la Chiesa di S. Pietro con finalità religiose e di culto, custodisce i Paramenti Sacri tra cui il più importante è l’abito della Madonna del Carmelo con il quale si espone il simulacro nella processione che ha luogo il mese di luglio; abito, riccamente ricamato e di fattura spagnola, donato alla Confraternita, dai marinai delle bilancelle di Molfetta nell’anno 1913.

Negli ultimi tempi l’abito ha avuto necessità di un radicale restauro in quanto distrutto in alcune parti sia dall’usura che dal fumo delle candele che ha rovinato i pregiati tessuti annerendo parte dei ricami in oro. La Confraternita Maria SS. del Carmelo preoccupata del “malessere” dell’abito della Madonna ha espresso la volontà di riportare l’abito allo splendore originale affidando il delicatissimo lavoro di restauro a personale competente che dovrà intarsiare l’abito nelle parti corrose con tessuti di analoga fattura e pregio; con nota del 28 febbraio registrata al protocollo generale al n. 11213, la Confraternita, a fronte dell’esosa previsione di spesa quantificata in circa 13.500,00 euro, chiede al Sindaco Azzollini di partecipare con una sovvenzione finanziaria alla spesa per il recupero del pregiato abito così come analogamente operato in altre circostanze.  Questa volta il Sindaco, e la sua Giunta, contrariamente a quanto fatto per la sua Confraternita, assegna la somma di Euro 7.500,00 quale partecipazione finanziaria destinata al recupero del prezioso abito della Madonna del Carmelo custodito dalla Confraternita della Madonna SS. Del Carmelo, con delibera di Giunta n.76 del 7.5.2012.

Il pagamento definitivo avviene con Determina n.136 del 13.07.2012 dando mandato alla ragioneria di procedere alla liquidazione di € 7.500,00 in favore del Confraternita Maria SS. Del Carmelo secondo le modalità dallo stesso indicate in espressa dichiarazione accompagnata dall’atto di notorietà relativa all’esenzione dalla presentazione di dichiarazione DURC.

Questa volta non aggiungiamo alcun commento alla narrazione del procedimento con cui il SindacoSenatoreIncompatibile usa il denaro pubblico, in contrasto con il contenimento della spesa pubblica, a favore di un’attività privata con finalità religiose e di culto.

In un sito dedicato alla “Maria Santissima del Carmelo” c’è un ringraziamento molto particolare che vi riportiamo: “Il restauro, riuscito alla perfezione, è stato possibile grazie alle offerte di benefattori  tra i quali vi è citabile su tutti il sindaco di Molfetta il Sen. Antonio Azzollini, che ha espresso parole di congratulazioni alla Confraternita ed ha rivolto la totale disposizione per la ricerca di successive soluzioni per la miglior conservazione di questo manufatto di così rara bellezza e di così rara manifattura, così come dichiarato dalla ditta Silvestri“.

Anche in questo caso ci piacerebbe conoscere la nota di rendiconto della Confraternita per le spese del restauro con l’allegato elenco delle contribuzioni private, o meglio, dei “benefattori”.

 

6 Risposte a “Azzollini continua ad usare il denaro pubblico per finanziare attività private con finalità religiose e di culto”

  1. I meri mistificatori sono quelli della Confraternita, che hanno sottolineato come il denaro ricevuto provenisse da Azzollini anziché dal Comune(la Comunità). In realtà la quota potrebbe essere anche devoluta dal Comune, non ci vedo molto di strano se è giustificata da atto di cultura, anche se religiosa.
    La vergogna è il modo mafioso e personalistica con cui si intende associare la comunità Molfettese alle gesta culturali di Nutella, usando soldi pubblici.
    Quindi per me risulta deplorevole l’atteggiamento della Confraternita e la sua dichiarazione pubblica, che dovrebbe ringraziare tutti i Molfettesi.

  2. Sinceramente non voglio parlare del vostro sindaco, ho già problemi con il mio, ma non mi piace che si parli di un opera d’arte custodita nella città di Molfetta, come fosse una cosa inutile che interessi solo le confraternite.
    Da giorni come Molfettese lontano sto difendendo per difendere questi restauri.
    Prima di tutto oltre che a simulacri religiosi quì si parla di opere d’arte.
    Scusatemi ma la differenza è enorme.
    La beata Vergine del Carmelo è un opera attribuita a Giuseppe Verzella l’Assunta a suo fratello maggiore Francesco.
    I Verzella sono i massimi esponenti dell’arte napoletana dell’800.
    Guarda caso le loro opere migliori si trovano proprio nella città di Molfetta.
    Ma i suoi abitanti danno sempre per scontato le loro opere d’arte.
    Ragazzi Molfetta non è solo Giulio Cozzoli ma anche Gianquinto,binetti, il Volpe ecc.
    Dunque per favore prima di parlare o criticare questi finanziamenti sappiate che fanno parte del patrimonio artistico molfettese.
    Il simulacro del Carmelo Molfettese è ritenuto tra i più belli ed interessanti insieme a quello di San Severo.L’abito è considerato come opera di altissimo livello sartoriale.
    Dunque rispetto per ciò che è storia. Poi recatevi nella chiesa di San Gennaro e ammirate le opere del Verzella.Pensate ce ne sono tre: La buon Consiglio,il San Luigi e l’Assunta.
    Solo in questo modo potete ammirare non solo l’oggetto come simulacro religioso ma bensì come vera e propria arte allo stato puro.
    Con stima
    Gaetano.

    1. Gentile sig.Gaetano, non sappiamo quali problemi ha il suo sindaco ma noi ci occupiamo del nostro e del nostro “bilancio pubblico”. Dal momento che chiude la sua missiva dicendo che “ammira il nostro lavoro”, le sarà sfuggito il senso dei nostri interventi. A proposito della Madonna del Carmelo, della Vergine Assunta e dell’Organo della Chiesa di S.Stefano lungi da noi mescolare simulacri religiosi privati e opere d’arte pubbliche. A noi, quanto a lei, piace l’arte e la sua salvaguardia, ma quando dice: “Dunque per favore, prima di parlare o criticare questi finanziamenti sappiate che fanno parte del patrimonio artistico molfettese no delle confraternite”, si sbaglia. Perchè i cittadini molfettesi non hanno mai saputo quello che avviene nelle Confraternite e non sono mai stati informati e coinvolti nella salvaguardia e recupero delle “loro opere d’arte”. Lo scopriamo solo quando (e per fortuna) appaiono all’albo pretorio.
      Noi continuiamo a sostenere, in maniera convinta, che le confraternite debbano recuperare le loro opere d’arte con i loro soldi, altrimenti facciano donazione al Comune delle opere di cui c’è bisogno di restauro e le stesse siano mostrate al pubblico in musei o pinacoteche pubbliche. Le invio il link interessante di come un’opera d’arte “privata” possa essere recuperata “privatamente” come è giusto che sia (http://www.settefrati.net/raccoltaorgano.htm). Comunque non ci ha ancora detto se lei ha contribuito personalmente con i suoi soldi al recupero delle tre opere descritte.

  3. Gentilissimi,
    grazie per la risposta alla mia missiva.
    Io ripeto che sono un molfettese lontano.
    Non vi nascondo che mi manca molto la mia città e purtroppo per vari motivi vengo giù sempre meno, dunque vivo il tutto in modo romantico.
    L’unico cordone che ho con Molfetta, oltre alla mia famiglia di origine, sono i vari blog che mi aggiornano su tutto quello che accade.
    Dunque le informazioni sui restauri di quelle opere d’arte le ho ottenute tramite blog.
    Mi scuso se il tono dato alla mia lettera è risultato critico nei vostri confronti ma posso assicurarvi che le intenzioni erano altre.
    Vi racconto una cosa:
    tempo fa ho letto che nella Chiesa dell’Annunziata a Terlizzi si trovava o si trova (questo non si sa) il simulacro della misericordia opera di Francesco Verzella.
    Tale scultura versa in condizioni pietose.
    La confraternita omonima che dovrebbe tutelare tale opera, non si sa che fine abbia fatto.
    Il solo pensare che le nostre opere del Verzella potessero fare la stessa fine, mi ha rammaricato molto.
    Vivo nell’incubo che possano scomparire altre opere a Molfetta come la distruzione del Palazzo Cappelluti, della vecchia Chiesa di Santa Teresa,del centro storico abbandonato per anni unico nel suo genere, il furto dell’Addolorata del 700 dal Cimitero, la scomparsa del Cristo all’orto del 500, ecc.Questo è l’unico motivo per cui ho gioito sui vari restauri (aggiungo i vecchi santi medici,la madonna di Loreto la madonna dei Martiri,i 5 misteri e le statue del Cozzoli).
    Il vostro principio è giusto per carità soprattutto se si tratta di grandi opere, ma la finalità per me e cioè rivedere quelle piccole grandi opere d’arte rinascere è diversa. Sento che fanno parte della mia cultura e della mia storia, confraternite incluse.
    Volete sapere se ho contribuito finanziariamente a tali opere di recupero?.
    La risposta è no, io non ho contribuito.
    Ma siccome anche io pago le tasse sono contento che i miei soldi siano stati utilizzati in questo modo.
    Preferisco più così che buttare milioni di Euro per i quotidiani o per il rimborso ai partiti.
    Concludo dicendo che vi leggo sempre e anche se non posso condividere la vostra opinione su quest’articolo , vi stimo per la vostra incredibile preparazione e per il lavoro che svolgete.
    PS Spero di vedere in qualche blog le foto e un resoconto sul restauro svolto sull’assunta ma fino ad oggi niente.

  4. RAGAZZI MAMMA MIA QUESTI COMMENTI MI HANNO TOCCATO IL CUORE. Andrò a vedere queste opere con più consapevolezza.

I commenti sono chiusi.

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