Se la notizia dell’arresto del consigliere comunale Pino Amato, riportata dagli organi d’informazione locali, fosse confermata, non esiteremmo a chiedere alla Magistratura di indagare ulteriormente su questo personaggio politico, non solo per le vicende attinenti il suo operato da assessore alla Polizia Municipale, ma anche per ciò che il Liberatorio ha denunciato nel suo documento politico del 6 giugno 2006 all’indomani dei risultati della consultazione elettorale (http://liberatorio.splinder
In quel documento inviato anche alla Procura di Trani si chiedeva agli organi inquirenti di sapere se i suoi consensi avevano in qualche misura attinenza con l’indagine in corso sulle multe non riscosse, l’occupazione abusiva di suolo pubblico e quant’altro si configurerebbe come voto di scambio.
Invitiamo tutti i movimenti e le forze politiche che non hanno mai avuto bisogno dei voti di Pino Amato a chiedere ad alta voce che si faccia luce definitivamente sulla storia di questo nostro beneamato concittadino.
Molfetta, 24.1.2007