Il Comune di Molfetta è stato estromesso dal processo nei confronti di politici, tecnici e imprenditori accusati di corruzione e turbativa d’asta negli appalti che – in base alle indagini – sarebbero stati truccati per favorire un gruppo di imprese e progettisti amici. Lo ha deciso il gup di Trani, Lucia Anna Altamura, che ha respinto la richiesta di costituzione di parte civile presentata dall’ente civico ritenuta da un lato troppo generica e dall’altro non ammissibile nei confronti delle persone giuridiche.
Gli imputati sono 22 (oltre a sei società) tra cui l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici di Molfetta, Mariano Caputo, l’ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il dirigente Alessandro Binetti, gli ex funzionari Vincenzo Balducci e Orazio Lisena, oltre che dei numerosi soggetti accusati di essere stati beneficiari di appalti su misura tra luglio 2018 e agosto 2020. Tra gli imputati anche Paolo Conforti, 40 anni, ingegnere nato a Putignano, consigliere comunale di minoranza a Noci (dove nel 2023 si è candidato a sindaco), pure lui arrestato in carcere a giugno 2021 insieme ad altre 9 persone (in sette invece andarono ai domiciliari).