Ancora una volta infangata la memoria di Gianni Carnicella

Ancora una volta la memoria del Sindaco Gianni Carnicella è stata infangata da qualche smemorato cittadino che ha fatto diventare protagonista, di un suo video-racconto sul Natale, l’assassino del sindaco Carnicella. Non è bello che questa situazione incresciosa si ripeta ciclicamente in questa città. 

Nel 2019, nel mese di agosto, c’è stato un giovanotto che, senza conoscere chi fosse Cristoforo Brattoli, con un articolo su Molfettaviva ha esaltato e promosso l’attività di quest’ultimo come venditore di bibite a Torre Gavetone. L’articolo fu ritirato dal giornale on-line che lo pubblicò e la redazione chiese scusa alla famiglia Carnicella. Nell’agosto scorso invece alcune donne, che non hanno nulla a che fare con il signor Brattoli,  si sono fatte fotografare e immortalare con il soggetto di cui sopra e le foto sono state pubblicate sui profili FB. Anche in questo caso, dopo la nostra segnalazione le foto sono state rimosse dai rispettivi profili FB.

Quasi sempre questi incresciosi incidenti di percorso accadono perchè in città sono veramente pochi i cittadini che mantengono viva la “memoria attiva” sull’omicidio di Gianni Carnicella ricordando sempre chi è stato il suo assassino e il perché non bisogna dargli visibilità.

Per quanto riguarda l’odierno video, di cui abbiamo pubblicato solo la clip riguardante Brattoli, chiediamo al responsabile dell’agenzia di animazione che l’ha prodotto di ritirarlo dalla rete. Contestualmente chiediamo al parroco e ad altri stimati imprenditori, presenti in video, di prendere  le distanze dall’iniziativa.

Il signor Brattoli non merita alcun rispetto perché ha preso in giro tutti i molfettesi; durante il processo “ha perso la memoria“, ha cambiato versione dei fatti e doveva presentare alla città un libro per raccontare tutta la verità sul suo omicidio e fare i nomi di tutte le persone coinvolte nell’omicidio, anche i mandanti. Non ha mai fatto nulla e ha messo su una rappresentazione scenica del suo falso pentimento. Noi aspettiamo, dal 19 agosto 2011 nel 19° anniversario dell’omicidio del sindaco, di conoscere la sua verità. E poi, Cristoforo Brattoli, singolarmente o in compagnia di altri componenti della sua famiglia, è onnipresente durante tutto l’anno su tutto il territorio molfettese, da Torre Gavetone all’Ospedaletto dei Crociati, dalla banchina San Domenico al mercato settimanale e non si capisce con quale tipo di autorizzazione. 

 

 

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