
Mentre nel centro della “città delle belle mangiate“, continua la “festa” e si fa finta che tutto vada bene, in periferia continuano gli atti criminali predatori. Stanotte non è toccata a un Fiat 500, l’obiettivo è cambiato, questa volta il mercato ha richiesto i fanali posteriori di una Lancia Y e la dinamica è la stessa. Questo è l’episodio conosciuto, ma le auto coinvolte potrebbero essere più di una. La stessa sorte era toccata ad altre auto il 9 dicembre, 3 dicembre, 23 novembre, 24 ottobre, 25 settembre e il 4 agosto. Questa volta è cambiato solo il modello dell’auto. Non si esclude che la modalità di rompere il vetro sia la stessa dell’uomo che ha tentato di infrangere la vetrina di un noto esercizio commerciale la notte del 4 dicembre scorso, un martello o mazzetta da muratore. Tutto questo potrebbe anche avvenire in contemporanea alle numerose deflagrazioni di fuochi d’artificio serali e notturne diventate ormai una consuetudine e di cui nessuno si occupa..
In attesa dei “reparti speciali” promessi dal Prefetto nella riunione del 1 dicembre, noi cittadini vogliamo sapere che cosa stanno facendo le Forze dell’Ordine e Polizia Locale rispetto alla prevenzione di questi atti predatori. Sono state visionate e analizzate le video registrazioni dei negozi di Corso Umberto che hanno immortalato l’uomo con il martello e in bicicletta? Esiste una cabina di regia per coordinare tutto questo? E la politica perché tace su questi fenomeni, aspetta solo (quando ci sarà) la convocazione del Consiglio Comunale per eleggere i propri rappresentanti nel “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali“? Ma nel quotidiano cosa si sta facendo?
Matteo d’Ingeo

