«Igiene e decoro, i cardini del futuro piano» afferma Anna Maria Brattoli in alcune dichiarazioni diffuse dall’ufficio stampa del comune. Ma su concorrenza e igiene ancora nessuna presa di posizione.
L’assessore al Commercio Anna Maria Brattoli
di La Redazione (www.molfettalive.it/…)
Non si accenna a placare lo scontro sul commercio ambulante.
All’elenco di prese di posizione e polemiche, si aggiungono ora alcune dichiarazioni diffuse dall’ufficio stampa del comune sotto forma di intervista all’assessore al Commercio, Anna Maria Brattoli.
Assessore che, un anno fa, era più volte sfuggito ai nostri tentativi per un’intervista sugli stessi temi, ben prima che scoppiasse il bubbone, vedi blitz condotto dalla procura della repubblica di Trani, con 33 indagati tra i commercianti.
L’assessore analizza il problema, partendo dagli anni Novanta, in sintesi ripetendo ciò che è stato più volte affermato dall’amministrazione: «Il problema dell’ambulantato è un qualcosa che viene dal lontano, dai primi anni Novanta, quando le precedenti amministrazioni decisero di smantellare tutte – ma proprio tutte – le piazze-mercato di Molfetta».
Il riferimento è alle piazze Baccarini, Principe di Napoli, delle Erbe, Mentana, Immacolata, San Michele e Paradiso. «Ma è evidente che questa premessa a qualcuno non piace», afferma.
L’intervista concessa all’ufficio stampa però non tocca almeno due argomenti, che avremmo sottoposto volentieri alla sua attenzione: che concorrenza è quella che prevede spese e oneri fiscali da una parte (commercianti proprietari di punti vendita) e assenza di scontrini fiscali e spese di gestione dall’altra? E, soprattutto: è igienico aquistare prodotti ortofrutticoli esposti per tutto il giorno agli agenti atmosferici in qualunque stagione?
Domande a cui neanche la cittadinanza, a onor del vero, sembra voler dare una risposta.
L’assessore sorvola anche aulla mancata convocazione del consiglio comunale del 21 giugno e preferisce contestare la definizione di "gazzarra" data dall’opposizione allo scontro verbale nella seduta successiva. «Abbiamo assistito a un confronto serrato e ruvido tra due parti politiche – questa la sua versione dei fatti – che hanno visioni e soluzioni differenti. Non sono mancati cinque minuti di tensione da entrambe le parti, tuttavia la situazione è tornata immediatamente sul binario della serenità grazie al tempestivo intervento del presidente del consiglio comunale Nicola Camporeale».
Dubbio facilmente verificabile, se solo ci fossero state le riprese video.
Anna Maria Brattoli torna poi sul Piano del commercio, scaduto dal 18 aprile: «Il piano del commercio finora in vigore fu approvato prima che l’amministrazione Azzollini si insediasse. Oggi ci cono tutte le condizioni per far sì che entro la fine dell’estate sia presentato il nuovo piano. Esso avrà come elemento cardine il rispetto assoluto di tutte le norme in tema d’igiene ambientale e decoro urbano. Voglio affermarlo una volte per tutte: igiene e decoro sono elementi per noi imprescindibili, ovviamente».
«Allo stesso tempo, però, vogliamo evitare la desertificazione commerciale che costringerebbe i cittadini, anche i più anziani, a fare la spesa esclusivamente nei supermercati e nei centri commerciali.
C’è poi un’altra fetta di cittadini che non vogliamo, e non possiamo, dimenticare: mi riferisco a quelle persone che, avendo avuto in passato problemi con la giustizia, oggi cercano di reinserirsi nella società lavorando in questo settore. Non vogliamo sottrarre loro la possibilità di lavorare onestamente».
A quale modello sta lavorando il comune? «Chiariamo subito una cosa: chi suggerisce il ritorno alle piazze-mercato del passato finge di non sapere che servirebbero molti anni per ri-trasformare in mercati pubblici quelle piazze dove nel frattempo sono sorti giardini, giochi per bambini e arredo urbano» risponde l’assessore.
«Oltre a buttare via i soldi già spesi, ne servirebbero altri per far fronte a nuovi investimenti pubblici. Per cui insistere su questa soluzione significherebbe, di fatto, rinviare a tempo indeterminato la soluzione del problema».
«Il sindaco e l’amministrazione comunale prima di tutto hanno avviato un costruttivo dialogo con i commercianti ambulanti per individuare alcuni punti di convergenza, primo fra tutti la necessità di esercitare la vendita di frutta e verdura in postazioni misurate e belle da vedere, senza che si vada oltre gli spazi pubblici assegnati. Parallelamente stiamo concludendo i lavori di riqualificazione di piazza Minuto Pesce mentre molto presto partiranno quelli di piazza Gramsci.
Il nuovo piano del commercio conterrà anche una rimodulazione dell’intero sistema del mercato settimanale. Questo significa per noi attuare un modello di “mercato diffuso”: offrire servizi ai cittadini sia in centro che in periferia».
Non è risparmiata, in coda, una stoccata alle forze politiche di opposizione: «Certo, non rinunciamo mai a un confronto di idee con l’opposizione. Tuttavia, finché dall’altra parte si butterà fango contro sindaco e amministrazione, temo che assisteremo ancora a prove di sterile demagogia».