CONSIDERATA la necessità di assicurare la massima diffusione dei dispositivi di protezione individuale, anche in ragione del prevedibile aumento della domanda di mascherine “chirurgiche” in per l’avvio della cosi delta “fase 2”;
CONSIDERATO che tale aumento della domanda potrebbe comportare, per le mascherine “chirurgiche”, ritenute “beni’ strumentali utili a fronteggiare l’emergenza” quindi, beni di primaria necessità, una lievitazione ingiustificabile dei prezzi al consumo, tale da pregiudicare il più ampio accesso a tale tipologia di dispositivi e, conseguentemente, la piena efficacia della misure dl contrasto programmate;
CONSIDERATO che si ritiene necessario intervenire, per calmierare tale eventuale ingiustificabile lievitazione dei prezzi al consumo di detti prodotti, definendo un prezzo massimo raccomandato di vendita al consumo;
CONSIDERATO che il documento UNI EN 14683 dell’ottobre 2019 e la tabella ivi compendiata definisce i requisiti dl prestazione per le maschere facciali ad uso medico:
DISPONE che il prezzo finale di vendita al consumo dei prodotti indicati praticato dai venditori finali, non può essere superiore per ciascuna unità, a €. 0,50, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.