Dati pubblicati dall'Arpa al 6 Agosto 2009.
Ad oggi sono ancora assenti i valori della seconda quindicina di Luglio.
da Press Regione (www.regione.puglia.it/…)
Negli ultimi giorni alcuni organi di stampa hanno segnalato casi (finora sporadici) di bagnanti che avrebbero accusato sintomi riconducibili agli effetti tossici di un’alga tossica, la Ostreopsis ovata
Abbiamo chiesto all’ Assessorato “Politiche della Salute” di fornire elementi utili al cittadino. Di seguito, la nota, in tal senso, del dott. Fulvio Longo, Dirigente del Servizio di Assistenza Territoriale e Prevenzione. In allegato, uno specifico vademecum, predisposto dall’Assessorato.
“Le segnalazioni dei bagnanti- spiega il dott. Longo– non destano sorpresa essendo poichè tali fenomeni si ripetono dal 2001, con una certa regolarità, nel periodo di fine luglio-agosto, a causa dell’azione irritativa svolta dalla tossina prodotta da tale micro-alga. Essa si realizza in particolare attraverso l’inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di vento forte e mareggiate, dopo un lungo periodo di irraggiamento solare delle acque.
“Dato che la situazione viene seguita da questo Assessorato alle Politiche della Salute con costante attenzione, grazie ai controlli effettuati dall’ARPA Puglia, appare opportuno precisare quanto segue:
a) Dalla valutazione dei dati forniti dai tecnici dell’ARPA Puglia, riguardanti le due ultime settimane di luglio 2009 – e portati all’attenzione dell’apposito Comitato Tecnico Regionale riunitosi il 30 luglio scorso – si evince che quest’anno la presenza di una fioritura dell’alga Ostreopsis ovata risulta meno accentuata rispetto alla corrispondente stagione estiva 2008. Di fatto, la presenza di colonie algali in concentrazioni più elevate benché ancora lontane dal livello di guardia, appare più evidente solo in 2 (Molfetta e Cozze, ndr) su 20 punti di monitoraggio localizzati lungo il litorale pugliese.
b) E’ previsto che tale situazione possa modificarsi nel corso di questi giorni e fino ad oltre la metà di agosto, nel senso che in presenza di condizioni meteo favorevoli alla formazione dell’aerosol tossico (presenza di vento forte e mare mosso) si potrà manifestare la comparsa di sintomi da intossicazione sia nei bagnanti che nelle persone che sostano sulla spiaggia o in zone immediatamente circostanti.
c) Questo fenomeno comporta la necessità di allontanarsi dal litorale e riposare in luogo fresco, assumendo se necessario farmaci sintomatici – ad esempio nel caso compaia febbre o cefalea – senza far inutile ricorso ai presidi di Pronto Soccorso, in modo da evitarne l’affollamento. Va tenuto conto, infatti, che tali sintomi sono transitori e mai tanto gravi da richiedere il ricovero in ospedale.
d) Nel corso della riunione del suddetto Comitato Tecnico Regionale è stato prodotto un documento sulla sicurezza dei lavoratori, che verrà presentato alle Associazioni dei pescatori. E’ stato altresì confermato l’assiduo monitoraggio della tossina presente nei mitili, ribadendo l’assoluta sicurezza dei prodotti alimentari che finiscono sulla tavola dei consumatori pugliesi. “
Alga tossica, allarme per il weekend. Colpita la zona fra Molfetta e Cozze
L’Asl ha ideato una lista di consigli in vista dei prossimi giorni, quando aumenterà la concentrazione della tossina.
di Vincenzo Damiani (www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/…)
BARI — Lo scorso weekend una cinquantina di bagnanti è stata intossicata dall’alga killer. Al momento la situazione è sotto controllo, ma nelle prossime ore la concentrazione del microrganismo marino aumenterà nella zona tra Molfetta e Cozze, rischiando di causare maggiori problemi ai vacanzieri. L’allarme arriva dall’assessorato regionale alla Sanità: nei giorni scorsi si è riunito il comitato tecnico regionale (composto da esperti della Regione, dell’Arpa e del l’Asl) che ha fatto il punto della situazione e ha predisposto una serie di misure per arginare il fenomeno.
Oltre al vademecum per i bagnanti, è stato elaborato un documento per la sicurezza dei lavoratori, che verrà presentato alle associazioni dei pescatori, ed è stato attivato un numero verde (800.210.144, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 18,00).
E’ stato escluso, invece, qualsiasi problema di inquinamento dei prodotto ittici. «Stiamo proseguendo il monitoraggio per rilevare l’eventuale presenza della tossina nei mitili – spiega Fulvio Longo, dirigente del servizio di assistenza territoriale e prevenzione – ma posso ribadire l’assoluta sicurezza dei prodotti alimentari che finiscono sulla tavola dei consumatori pugliesi». Se si mangiano cozze o ricci, quindi, non si corre alcun pericolo. Diversa è la situazione sulle spiagge, in particolare nelle zone scogliere tra Cozze e Polignano e a Molfetta. Dai controlli a tappeto dell’Arpa, il quadro che emerge è questo: «Dalla lettura dei dati riferiti alle ultime due settimane di luglio – chiarisce Longo – si evince che quest’anno la presenza della fioritura dell’alga Ostreopsis ovata risulta meno accentuata rispetto allo stesso periodo del 2008. La presenza di colonie algali in concentrazioni più elevate, benché ancora lontane dal livello di guardia, appare più evidente solo in 2 punti di monitoraggio su 20 localizzati lungo il litorale».
Circostanza, però, già mutata e destinata a peggiorare nelle prossime ore. «E’ previsto – spiega il dirigente regionale – che questa situazione possa modificarsi nel corso di questi giorni e fino ad oltre la metà di agosto, nel senso che in presenza di condizioni meteo favorevoli alla formazione dell’aerosol tossico (presenza di vento forte e mare mosso) si potrà manifestare la comparsa di sintomi da intossicazione sia nei bagnanti che nelle persone che sostano sulla spiaggia o in zone immediatamente circostanti».
Evitare la proliferazione del microrganismo è impossibile, l’unica cosa che resta da fare è la prevenzione. «Ai primi fastidi – prosegue Longo – è necessario allontanarsi dal litorale e riposare in luogo fresco, assumendo solo se è strettamente necessario – ad esempio nel caso compaia febbre o mal di testa – farmaci». L’assessorato alla Sanità invita a non recarsi nei pronto soccorso degli ospedali, «in modo da evitarne inutili affollamenti». «Va tenuto conto – tranquillizza Longo – che i sintomi sono transitori e mai tanto gravi da richiedere il ricovero in ospedale». L’Ostreopsis ovata (nome scientifico del microrganismo marino) è un’alga di dimensioni microscopiche di origine tropicale, che da alcuni anni ha colonizzato numerose aree costiere della penisola italiana. Predilige la forte illuminazione e le alte temperature e può provocare danni alla salute dell’uomo. «L’azione irritativa della tossina prodotta dall’alga – prosegue il responsabile del servizio prevenzione – può avvenire per contatto diretto con l’acqua di mare ma, nella maggior parte dei casi, si realizza attraverso l’inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di forte vento e mareggiate che seguono periodi di calma».
I sintomi si presentano dopo 2-6 ore dall’esposizione e regrediscono, di norma, dopo 24-48 ore senza ulteriori complicazioni. Quelli più frequenti sono febbre, faringite, tosse, difficoltà respiratoria, cefalea, raffreddore, la crimazione, dermatite, nausea e vomito. Nel vademecum vengono presentati alcuni consigli utili. Ad esempio, «evitare di stazionare lungo le coste rocciose durante le mareggiate» oppure «in presenza di sintomi allontanarsi immediatamente dalla spiaggia».