L’alga tossica di Palermo, quella Ostreopsis ovata che ha intossicato decine di bagnanti all’Arenella, ad Aspra e nella zona di Bagheria e Vergine Maria, non è arrivata in quei lidi in modo del tutto inatteso e inspiegabile.
L’alga tossica ha infatti fatto la sua comparsa nel Tirreno da anni, tanto che nel 2009 già si scriveva di questo fastidioso esserino, la cui presenza e diffusione avrebbe delle cause non proprio naturali: E’ l’eccessiva concentrazione di azoto e fosforo che fa fiorire l’alga, provocando così la diffusione di milioni di cellule per litro di acqua. Azoto e fosforo che probabilmente abbondano in mare non per ragioni climatiche ma piuttosto di inquinamento umano: Sotto accusa anche gli scarichi fognari non intercettati dai depuratori.
Oltre a non essere inspiegabile, la presenza del’alga tossica non era neppure imprevedibile, dato che nel febbraio 2011 un Rapporto ambientale del Comune di Palermo evidenziava:
Si segnala inoltre che nella zona di Vergine Maria è in atto il monitoraggio dell’alga tossica ostreopsis ovata, che ha avuto negli anni un impatto sulla popolazione (casi di difficoltà respiratorie e irritazioni varie) e pertanto andrebbe considerato come punto critico… Nella zona di Vergine Maria, la diffusione dell’alga tossica Ostreopsis ovata ha determinato nel corso degli anni un impatto sulla salute della popolazione (difficoltà respiratorie e irritazioni varie). Com’è noto, si tratta di una microalga tropicale, potenzialmente tossica, presente anche nei nostri mari come nel resto del Mediterraneo. La fioritura (bloom) dell’alga è stata associata a disturbi respiratori e febbre. Il contatto avviene tramite l’inalazione di tossine prodotte dall’alga o di frammenti di cellule di Ostreopsis presenti nell’aerosol marino.
La pessima notizia, per chi si trova in vacanza in quel litorale, è dunque che non è solo rischioso fare il bagno ma anche stare in spiaggia, dato che le spore dell’alga vengono trasportate dal vento e sono tossiche anch’esse. Qui trovate l’opuscolo pubblicato dalla Regione Sicilia che indica come relazionarsi all’alga tossica.
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