Ieri a Trani la prima udienza dibattimentale. Sedici gli imputati; tra questi l’assessore Michele Palmiotti.
di La Redazione (www.molfettalive.it/…)
Sono accusati a vario titolo di voto di scambio, estorsione, ricettazione e furto i sedici imputati del processo “By pass”, che ha preso il via nel tribunale di Trani.
Tra questi i pregiudicati Michele Laforgia e Giuseppe Cuocci e l’assessore alle Attività produttive del Comune di Molfetta Michele Palmiotti.
Dopo il rinvio dello scorso 30 gennaio a causa dello sciopero delle camere penali, il procedimento nato da un’operazione dei carabinieri del 6 ottobre 2005 ha registrato ieri la sua prima udienza dibattimentale.
La seduta si è aperta con una serie di questioni preliminari procedurali sollevate dalle difese, comprese quelle della formazione del fascicolo per il dibattimento. In seconda battuta, il pubblico ministero Giuseppe Maralfa ha depositato un copioso numero di intercettazioni telefoniche tra i vari imputati. Queste saranno trascritte su istanza dell’avv. Maurizio Masellis. Il consulente sarà convocato in aula il 5 maggio, data cui la seduta è stata aggiornata.
Il pm ha inoltre allegato agli atti una serie di lettere manoscritte giunte alla sua attenzione presso gli uffici della procura della repubblica, e inviate dal carcere da Saverio Piccininni. Il pregiudicato, conosciuto come “Settpont”, secondo gli inquirenti sarebbe stato aiutato da Palmiotti a raggirare le indagini dei carabinieri su alcuni episodi di ricettazione ed estorsione. L’attuale assessore all’epoca dei fatti ricopriva la carica di presidente della Multiservizi.
Palmiotti dovrà anche rispondere del reato di voto di scambio: in occasione delle elezioni provinciali del 2004 avrebbe promesso a Piccininni un posto di lavoro per la moglie in cambio di collaborazione nella campagna elettorale.