
“Al mercato del pesce un furgone carico di ostriche non tracciate. La Guardia Costiera di Molfetta ha intercettato all’alba il furgoncino nei pressi del mercato ittico di Piazza Minuto Pesce. Alcuni uomini stavano scaricando i sacchi pronti per essere venduti al dettaglio. I militari, dopo i controlli di rito, hanno accertato che i 400 chili di ostriche scaricate erano prive di documentazione utile a risalire alla provenienza dei molluschi, i quali – una volta venduti ai consumatori, ignari del rischio per la salute derivante dal loro consumo – avrebbero fruttato un guadagno illecito di circa 4.000 euro. Anche il furgone è risultato inidoneo al trasporto di prodotto ittico, essendo privo di qualsiasi sistema di refrigerazione.
Al conducente è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro ed il prodotto è stato sequestrato. Dopo in controllo dell’autorità sanitaria è stato dichiarato «non destinabile al consumo umano» e dunque distrutto mediante conferimento a ditta autorizzata“.
A questa notizia, attinta dalla Gazzetta del Mezzogiorno, bisogna aggiungere la situazione di degrado e illegalità che regna in quel mercato. Dall’abusivismo diffuso di vendita di pescato da parte di pregiudicati e non, alle pessime condizioni igienico sanitarie, passando dalla irregolarità amministrative dei posteggi, a discapito di pochi onesti operatori storici costretti a convivere con questa indecenza.
Su quel mercato andrebbe aperta una indagine seria partendo dal settembre 2015, quando fu distrutto da un pregiudicato, e sul perchè il Comune di Molfetta non si è mai costituito parte civile nel processo penale che ne scaturì. Oggi chi comanda al Mercato Minuto Pesce?

