Di tutti questi ultimi 40 anni, conservo i numeri de L’altra Molfetta, sia come abbonato che da semplice avventore d’edicola.
Qualcuno, nel tempo, si è meravigliato del fatto che nonostante scrivessi per il giornale, andassi in edicola ogni mese a comprarlo. C’è stato solo un breve periodo, da abbonato, in cui lo ricevevo per posta, fino a quando ho deciso di andare in redazione a ritirarlo perché me lo rubavano dalla cassetta della posta.
Questa è stata sempre la mia scelta, nonostante i vari direttori mi riservassero, gratuitamente, almeno una copia del giornale. Ma io non l’ho mai ritirata.
Perché oggi vi sto riportando questo mio pensiero allegando questo scontrino (è possibile pagare anche in contanti). Semplicemente per dirvi che ho fatto anch’io l’abbonamento per il nuovo corso del giornale.
Anche a me piace il cartaceo ma la coraggiosa scelta del digitale, del direttore Sergio Magarelli, credo fosse obbligata per i costi elevati del cartaceo. L’alternativa sarebbe stata la chiusura del giornale.
Spesso ci lamentiamo che a Molfetta l’informazione sia imbavagliata e sottomessa, e quindi ben venga un luogo dove tutti possono scrivere liberamente.
Ma, affinché possa crearsi questa condizione, è necessario che esista il luogo per farlo e l’abbonamento è una “conditio sine qua non”.
Pertanto, in attesa di tempi migliori, vi invito ad abbonarvi e, perché no, a scrivere per il giornale.
Facciamola diventare veramente “l’altra Molfetta (https://laltramolfetta.it/abbonamento-maior/).
Matteo d’Ingeo
p.s. Mi preme chiarire che questo post rappresenta una scelta personale, non me l’ha chiesto nessuno di farlo, tanto meno, il direttore Sergio Magarelli. Anzi mi scuso con lui per questa iniziativa, ma avevo voglia di farlo.