di FRANCESCA RUSSI – bari.repubblica.it
Hanno dichiarato di non aver mai alloggiato a Bari. Per coprire i proprietari che avevano affittato loro stanze e appartamenti in nero. Ma adesso saranno denunciati per false dichiarazioni. Sono quasi cento gli studenti fuori sede che saranno segnalati all'autorità giudiziaria per aver fornito alla guardia di finanza attestazioni false. A marzo, infatti, a 15mila studenti universitari baresi è stato distribuito dai militari delle fiamme gialle un questionario sulle condizioni abitative. Poche domande per scovare i proprietari che affittano immobili senza stipulare un contratto. I finanzieri chiedevano agli studenti di specificare da quanto tempo vivessero a Bari, chi fosse il proprietario dell'abitazione, quanto pagassero e a chi fossero intestate le utenze di acqua, luce e gas. Una maniera per smascherare gli evasori fiscali del mattone.
Nella lettera inviata ai 15mila iscritti all'Università e al Politecnico, individuati prelevando i dati di quanti avevano fatto domanda all'Adisu per ottenere il contributo per la locazione, i finanzieri erano stati però chiari: "Chi dichiara il falso, sarà perseguito a norma di legge". Eppure in tanti hanno preferito, su suggerimento degli stessi proprietari, mentire. Le conseguenze sono pesanti perché la denuncia per false dichiarazioni prevede un procedimento penale.
Ma non sono le uniche sanzioni per i fuorisede. La guardia di finanza aveva dato trenta giorni per rispondere al questionario. Il tempo è adesso scaduto. E anche in questo caso oltre il 10 per cento dei ragazzi ha lasciato i fogli sulla propria scrivania ignorando la richiesta della finanza. Lo ammette lo stesso segretario provinciale del Sunia, il sindacato degli inquilini, Nicola Zambetti. "Quando sono arrivati i questionari, noi abbiamo consigliato a tutti i fuorisede di rispondere e in caso di affitti in nero di chiedere al proprietario di procedere alla regolarizzazione per evitare di incappare in sanzioni. C'erano a disposizione trenta giorni. Sappiamo che in molti, su esortazione dei padroni di casa, non lo hanno fatto pensando che non sarebbe successo nulla. Invece adesso dovranno pagare multe salate".
Le sanzioni per chi non ha risposto al questionario sono di 2mila e 650 euro. A Lecce, in un'indagine omologa, già due studenti sono stati multati. Presto partiranno i primi bollettini anche a Bari. "Il mercato nero degli alloggi rappresenta la piaga più grande delle città universitarie – continua Zambetti – A Bari sono circa 5mila le abitazioni, spesso in pessime condizioni, affittate agli studenti fuorisede. Spesso case con più stanze e per questo è difficile che i proprietari registrino il contratto. Il merito di questa operazione della guardia di finanza è di aver costretto in tanti a mettersi in regola".
L'indagine della guardia di finanza, ancora agli inizi, promette grandi numeri. Il periodo di tempo preso in considerazione dagli investigatori riguarda il quinquennio dal 2005 al 2010. Oltre a chi ha dichiarato il falso o a chi non ha risposto, ci sono i centinaia di irregolari smascherati. Proprietari di immobili che non hanno mai dichiarato il reddito percepito dagli affitti.