“La conoscenza rende liberi e indipendenti”- Osservazioni al piano anticorruzione comunale

Dopo la presentazione pubblica del “Piano Triennale per la Pevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2022 -2024”, a cura del segretario comunale Dott. Ernesto Lozzi, il cittadino attivo Vito Mongelli ha inoltrato allo stesso segretario alcune riflessioni e proposte di miglioramento del piano che riportiamo di seguito. Le osservazioni sono state formulate nel solco di fondamentali concetti:

“Per una diffusione della cultura della legalità e prevenzione e contrasto a fenomeni corruttivi la conoscibilità degli atti e dei documenti amministrativi diviene il fondamento della democrazia amministrativa del Comune. La conoscenza rende liberi e indipendenti”.

“La corruzione a grandi livelli può esistere solo se esiste una corruzione a livelli più bassi, quelli della cittadinanza” (dott. Gherardo Colombo).

La prima osservazione riguarda il sito internet del Comune di Molfetta (https://www.comune.molfetta.ba.it/):

Strano a dirsi ma il vecchio sito internet ancora raggiungibile all’indirizzo: http://old.molfetta.clio.it/amministrazione-trasparente/, permette facilmente di accedere alle determine, delibere e atti del Consiglio Comunale in maniera più immediata e fluida.

Il sito web attuale, invece, sembra essere un contenitore di “documenti alla rinfusa”. I flussi documentali non vengono gestiti mediante fascicoli informatici predisposti secondo un piano di classificazione e relativo piano di organizzazione delle aggregazioni documentali ai sensi dell’art. 64 del TUDA (Testo Unico Amministrazione Digitale).

L’articolo 64, comma 4, del TUDA prevede che: “Le amministrazioni determinano autonomamente e in modo coordinato per le aree organizzative omogenee, le modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li contengono e ai relativi procedimenti, definendo adeguati piani di classificazione d’archivio per tutti i documenti, compresi quelli non soggetti a registrazione di protocollo”.

I file dei documenti amministrativi presenti sul sito intranet del Comune sono in parte in formato PDF (Portable Document Format) con firma digitale (formato digitale “aperto” che consenta una facile ricerca testuale all’interno del documento stesso) altri documenti (delibere di giunta ed altro) sono in sotto-formato PDF/A che incorporano il set dei caratteri per la archiviazione dei documenti e per evitare il ricorso al sistema di firma digitale che viene già utilizzata in alcuni Uffici del Comune.

Si chiede che i documenti prodotti dall’Amministrazione siano esclusivamente in formato PDF con firma digitale o con firma elettronica qualificata o avanzata del funzionario delegato secondo le Linee Guida del maggio 2021 dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

Si invita l’Amministrazione a trasformare i file relativi agli allegati di progetti di lavori in appalto da formato *.p7m (file firmato digitalmente con valenza legale) a formato *.pdf comprensivo di firma digitale. Ciò evita un inutile ricorso a precisi programmi, anche se gratuiti, di visualizzazione di questa tipologia di file all’interno del programma Acrobat Reader.

Durante l’Amministrazione del sindaco P. Natalicchio fu creato un archivio con i documenti progettuali del Piano Regolatore del Porto; documenti del progetto esecutivo del porto redatto dalla ATI vincitrice della gara, documenti contabili riferiti agli stati di avanzamento progetto di messa in sicurezza delle opere dopo il dissequestro ecc. Il fascicolo documentale è stato rimosso e sostituito da un nuovo fascicolo documentale all’indirizzo: https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/attivita/progetti/item/atti-di-trasparenza-nuovo-porto-commerciale-2, che contiene appunto documenti in file compressi (la compressione di file in formato pdf produce scarsi risultati di risparmio di spazio fisico per l’archiviazione) senza un indice dei documenti stessi.

Per quanto esposto il cittadino che vuole verificare se l’ubicazione del molo di attracco dei natanti da diporto (nuovo progetto in itinere) sia conforme al PRP è costretto ad un atto di fede di ciò che riporta la relazione del tecnico. (Assoluta mancanza di trasparenza negli atti a disposizione dei cittadini). Inoltre sarebbe opportuno un immediato riordino del fascicolo informatico “Pianificazione e governo del territorioall’indirizzo: https://www.comune.molfetta.ba.it/amministrazione/accesso-rapido/trasparenza-amministrativa/item/equiv-pianificazione-e-goveno-del-territorio-dati-tabellari?screen_check=done&Width=1920&Height=1080 

e  l’inserimento di tutti gli elaborati del PRG con le modifiche apportate dopo l’approvazione definitiva nel maggio del 2001.

Gestione dei dati territoriali:
Premesso che sul sito urbanistico dell’Area vasta Metropoli di Barihttps://sit.egov.ba.it/it/map/area-vasta/qdjango/40/ è presente il sistema web-gis del Comune di Molfetta con piani sovrapponibili di urbanizzazioni sovraordinate, si invitano gli Uffici Urbanistici del Comune a popolare il sito con tutti i progetti specifici del territorio di Molfetta e le loro priorità di esecuzione (progetto dei canaloni; PRP, PRG, Piano delle Coste, progetto Grande rondò ANAS per il porto ecc.)

Il tempo e le risorse dedicati a ricercare i dati territoriali esistenti o a decidere se possano essere utilizzati per una finalità particolare rappresentano un ostacolo decisivo allo sfruttamento ottimale dei dati disponibili.” (Direttiva 2007/2/CE già attuata dall’Italia con fase finale nel 2021).

Un significativo esempio della problematica esposta è la seguente: dagli elaborati progettuali ANAS del rondò al servizio del Porto approvato nello scorso Consiglio Comunale, si evince che il progetto potrà essere realizzato solo dopo la costruzione del canale di mitigazione della zona ASI (progetto esecutivo in itinere).

Si consiglia una rotazione degli incarichi per supporto tecnico al RUP che negli ultimi anni è stato assegnato sempre allo stesso professionista.

Si chiede che il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza nella persona del Segretario Comunale possa svolgere a sua insindacabile richiesta attività di “audit” con il personale dei vari Uffici Comunali per le azioni di ascolto e controllo previste dalle leggi e norme vigenti in materia di prevenzione di fenomeni di corruzione. Il personale del Comune che si espone a denunciare illeciti interni all’Amministrazione dovrà essere cautelato come previsto dalla legge Whistleblowing n. 179/2017.

Gli agenti del Corpo di Polizia Locale – Area Protezione Civile Abusivismo, Beni Culturali dovrebbero segnalare anche al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza eventuali illeciti per abusivismo edilizio acquisiti in proprio o a seguito segnalazioni di cittadini. E’ diventata cattiva consuetudine in questo Comune non affiggere i cartelli informativi di cantiere e iniziare opere edili prima di aver acquisito tutti i permessi necessari (un esempio è il cantiere edile nei pressi del Centro Radiologico Lovero con scavi per fondazioni effettuati prima di ottenere la concessione edilizia).

Altra verifica che gli Uffici Tecnici e la Polizia Locale dovrebbero effettuare è il controllo, ad opere edili concluse, dei locali tecnici con un utilizzo improprio (locali sul tetto di un palazzo in Piazza Cappuccini, in Via Leonardo Mezzina e in Via Pier Giorgio Frassati).

E’ ovvio che dove vi è segreto, oscurità, incomprensione, opacità, mancanza di chiarezza, possono nascere condotte di illegalità (sintesi del testo originale scritto da Vito Mongelli).

 

Una risposta a ““La conoscenza rende liberi e indipendenti”- Osservazioni al piano anticorruzione comunale”

  1. Indagate anche sulla condotta degli operatori cimiteriali e relativi tariffari paralleli

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