Videopoker e gratta&vinci, a Bari raddoppiati i malati di gioco d’azzardo

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di SILVIA DIPINTO – bari.repubblica.it

Il trend è in continua crescita e toccherà il picco massimo entro i prossimi quattro anni. Dal gioco d’azzardo ricreativo, alla dipendenza, il passo è breve: nelle donne la patologia si manifesta in poco più di dodici mesi. A lanciare l’allarme, ancora una volta, è la Asl di Bari, che ha visto nell’ultimo anno raddoppiare i pazienti in cura nei Serd, i servizi sanitari per le dipendenze. I giocatori d’azzardo patologici erano 144 nel 2014, sono diventati 250 nel 2015.

“E nei prossimi tre-quattro anni raggiungeremo il numero massimo”, anticipa il direttore del dipartimento dipendenze patologiche della Asl di Bari, Antonio Taranto, che insieme ai colleghi di Taranto ha organizzato un focus sul tema. Almeno mille i pazienti che potrebbero finire in programmi di cura e recupero, tra capoluogo e comuni della provincia, stando alle previsioni dei medici. Un dramma doppio, se è vero che il 90% di loro finisce vittima di usurai.

Per il gioco d’azzardo ogni anno la Puglia spende un miliardo e 200mila euro. “Solo un terzo viene restituito ai vincitori — spiega Taranto — e vale la regola del colpo di fortuna, che capita una volta su un milione”. Si comincia a giocare per piacere, si finisce nel vortice della patologia: un processo che negli uomini dura in media quattro anni, nelle donne uno.

Nel report annuale della Asl di Bari sono contenuti i numeri che nascondono i drammi e le storie dei pazienti. “I profili sono i più diversi — sottolinea il direttore — c’è il bancario, ma anche la casalinga, l’insegnante, il dodicenne portato dai genitori perché trascorre intere nottate davanti al pc e non riesce più a frequentare la scuola”. L’età media dei giocatori baresi è tra i 40 e i 45 anni: in tanti sono quelli che subiscono i contraccolpi della crisi, con la perdita del lavoro.

Le ristrettezze economiche, inevitabilmente, abbattono la spesa procapite per gioco e lotterie, che passa da 1250 euro a poco più di 900 all’anno. “Per favorire una diagnosi precisa e tempestiva — assicura Taranto — sono in campo la rete dei servizi Serd, ma anche sportelli di volontariato, centri di assistenza e fondazioni antiusura”.

Una risposta a “Videopoker e gratta&vinci, a Bari raddoppiati i malati di gioco d’azzardo”

  1. Una vergogna che uno stato civile ne faccia la pubblicità in televisione.
    Abominevole che personaggi sportivi di livello, il cui status sociale esercita sui ragazzini un fascino abnorme, siano testimonial di società di gioco d’azzardo online.
    Lo stato italiano nelle persone dei governanti e loro cortigiani non è stato capace di gestire la liberalizzazione del gioco. E questo a me, antiproibizionista convinto, fa riflettere su come potrebbe essere la nostra società se un giorno decidesse di liberalizzare le droghe

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