Quelle che seguono sono solo alcune postazione del variegato mondo dell’occupazione abusiva di suolo pubblico sparse in città. Nonostante qualche assessore continui a ritenere che dobbiamo sopportare “10 metri di cassette ” senza scatenare la guerra civile, noi continuiamo a segnalare quotidianamente gli abusi che rendono indecorosa la città e le gravi omissioni delle istituzioni.
Dopo aver segnalato in vari modi, per tutto il 2015, l’increscioso problema dell’occupazione abusiva di strade e marciapiedi, che arrecano particolare difficoltà alla viabilità pedonale e stradale, in particolare nelle zone occupate da commercianti di ortofrutta che violano quotidianamente il codice della strada, le ordinanze sindacali e le leggi dello stato; dopo aver segnalato con altri esposti l’esposizione abusiva di frutta e verdura, in violazione alla sentenza n.6108/14 del 10 febbraio 2014, con cui i giudici di cassazione hanno ritenuto condannabile il commerciante che vende merce esposta agli agenti inquinanti dell’aria senza assicurare l’idonea conservazione degli alimenti stessi, abbiamo chiesto il 18 dicembre scorso l’intervento degli agenti di Polizia Municipale, per liberare strade e marciapiedi, ripristinando la viabilità e facendo rispettare la sentenza di Cassazione n.6108/14 del 10 febbraio 2014, in particolare presso i punti vendita in:
– via Baccarini n.12,
– via Bari n. 27;
– via Cap.Magrone 66-68, angolo via Cap.Manfredi Azzarita;
– via Ten. Silvestri, angolo via Cap De Candia;
– viale PioXI n. 17/D
– largo Michiello 23;
– via Rattazzi, angolo via P.Amedeo;
– via Massimo d’Azeglio, n. 150 (occupa stabilmente marciapiede e strada anche di notte e di giorno apre ombrellone che occupa la strada);
– via Immacolata n. 13 ( strada e marciapiede);
– via Immacolata, altezza del civico 25
– via Immacolata – angolo via Matteucci;
– via Immacolata n. 64-66;
– via Cappellini n. 15;
– via Crocifisso n. 57 (da sempre occupa strada e marciapiede);
Oltre ai più eclatanti casi sopraelencati ci sono decine di piccoli esercizi commerciali, bar e pizzerie, presenti in città che quotidianamente abusano delle loro autorizzazioni, quando ci sono, per occupare abusivamente strade e marciapiedi. Abbiamo sollecitato a rispondere il 21 gennaio scorso
Abbiamo anche chiesto di verificare se i suddetti commercianti occupano regolarmente gli spazi pubblici, se sono rispettate le più elementari norme di igiene e mantenimento della merce, se vengono rilasciati gli scontrini fiscali, se è rispettata la norma della tracciabilità del prodotto, se le autorizzazioni rilasciate siano in contrasto con i regolamenti comunali e il codice della strada; se è rispettata la sentenza di Cassazione n.6108/14 del 10 febbraio 2014. Naturalmente i casi segnalati sono solo un minima parte delle occupazioni abusive di suolo pubblico sparse in tutto il territorio comunale.
Ad oggi non è accaduto nulla, nonostante qualche sporadico intervento degli agenti di P.M., e nessuna risposta dagli uffici comunali. Dobbiamo pensare che manchi la volontà politica e che il pensiero del vice-sindaco sia quello dominante?
( n.d.r.- l’assessore ha omesso di aggiungere dopo “suolo pubblico” la parola “abusivamente”)
A noi pare che la prevenzione non esista, i controlli partono solo se noi denunciamo, i verbali si fanno ma non sappiamo se qualcuno proceda alla loro esecuzione, le sanzioni ci sono ma nessuno avvia il procedimento di recidiva con i relativi sequestri e sospensioni delle licenze. Le denunce alle autorità le faremo noi per le gravi omissioni e mancate risposte.
Così si presentava ieri la città
Leggi l’ultimo sollecito del 21.01.2016 QUI
Articoli correlati:
E ora… liberiamo strade e marciapiedi
Anche il 2015 molfettese è stato indecoroso, all’insegna dell’abusivismo