Il Presidente Nicola Piergiovanni ha convocato presso l’Aula Consiliare “G. Carnicella” – Palazzo Giovene il Consiglio Comunale lunedì 18 novembre alle ore 15,30.
Sette i punti all’ordine del giorno:
1) Approvazione verbali sedute precedenti (25 luglio, 2 agosto e 16 settembre 2013);
2) Interrogazioni ed interpellanze;
3) Terzo Piano Sociale di Zona 2014/2016 – Approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali (ex art. 30 D.Lgs. n. 267/2000 – L.R. n. 19/2006);
4) Nuovo Regolamento sul procedimento amministrativo;
5) Perimetrazione P.A.I. – Riassunzione del giudizio a seguito della Sentenza delle Sezioni Unite di Cassazione n. 16885/13, pubblicata in data 5 luglio 2013. (Su richiesta dei consiglieri di minoranza);
6) Integrazione del “Regolamento comunale per l’erogazione di prestazioni assistenziali di natura economica” (Delibera Comm. Straord. N. 34 dell’11/04/2013) con l’art. 20 “Provvedimenti per sopperire alla grave crisi economica”;
7) Ordine del Giorno su “Mancata attuazione dell’esito referendario della nuova Tariffa AI.P.”.
A proposito del 5) punto all’ordine del giorno il dott. Guglielmo Facchini ha diramato la seguente nota, con 20 punti di riflessione, rivolta al consiglio comunale di Molfetta:
“In qualità di portavoce dei proprietari dei suoli sottoposti a procedura di esproprio ed in conseguenza delle fuorvianti dichiarazioni dei responsabili dello scempio della nostra amata città, avvenuto sia in terra che in mare, si espone, per fare chiarezza, quanto segue:
1) Continua la lunga serie di comunicazioni fatte di notizie artefatte sulla stampa di parte, solo con l’evidente scopo di confondere i cittadini di Molfetta e di continuare a perseguire gli interessi dello spavaldo partito dei palazzinari del nostro sfortunato territorio.
2) Si vuole edificare ancora in aree agricole vietate senza alcuna necessità.
3) Molte sono le aree libere legali dove ancora si può edificare e sono sufficienti per eventuali centinaia e centinaia di ipotetiche aziende virtuali richiedenti, che nei fatti, sono inesistenti.
4) Queste aree sono rimaste da decenni inedificate e presenti nelle zone ASI e PIP di Molfetta.
5) Le famose cento aziende del terzo PIP non esistono, se non sulla carta. Esse sono aziende che sono state inventate ad hoc per uso e consumo del faraonico progetto delle torri gemelle. Le poche che esistono, in larga parte sono in liquidazione. Solo meno di dieci esistono veramente. Esse richiedono tutte insieme una superficie di soli tre ettari. E per queste sole pochissime aziende, si vuole squartare ulteriormente il nostro territorio per 65 ettari?
6) Le aree agricole da distruggere quelle del III PIP, dove sono rispuntati gli appetiti dei palazzinari di Molfetta, sono sottoposte a vincolo paesaggistico ( come lo è l’area del disastro del nuovo porto ), vi è pericolosità idraulica che mette in pericolo la vita delle persone e la incolumità dei manufatti.
7) Lama Scorbeto, dove deve sorgere il terzo PIP, è una lama con alveo a rimodellamento attivo, senza ripe, il che vuol dire che è estremamente più pericolosa delle altre, con una asta larga 350 metri in alcuni punti . La stessa situazione di Ginosa insomma e di tante altre città Italiane.
8) Nulla vieta di costruire dove tranquillamente si può, senza quindi attivare l’infantile e ridicolo pretesto che il PAI arresta il tanto invocato sviluppo.
9) Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ha ritenuto valide le perimetrazioni del PAI effettuate dalla AdB nel 2009.
10) Il Professor Giugni, incaricato da tale tribunale, ha relazionato in maniera chiara: sono valide le perimetrazioni del PAI vigente, accurate e precise.
11) Esse sono contenute nella delibera del comitato istituzionale della AdB la n.11 del 20/04/2009 che L’amministrazione Azzollini pretestuosamente ha contestato e illecitamente non ha mai applicato.
12) La sentenza delle Eccellentissime Corti Riunite di Cassazione ha parlato esplicitamente : non vi è alcun difetto delle perimetrazioni del PAI della ADB , bensì solo un difetto formale nella procedura di formulazione della sua delibera n. 11/04/2009 che nulla a che vedere con la validità delle perimetrazioni.
13) Le perimetrazioni del PAI del III PIP, indicano che vi è divieto assoluto di edificazione in tutta l’area del III PIP.
14) La minoranza vuole continuare ancora a brutalizzare con arroganza e prepotenza il nostro territorio, continuando a costruire dove tutte le leggi Europee Italiane e regionali lo vietano chiaramente.
15) La eventuale riassunzione del giudizio delle Eccellentissime Corti Riunite di Cassazione, così come chiesto dalla minoranza, garante della prosecuzione della politica del partito dei palazzinari di destra e di sinistra, sfoggia protervia.
16) Se venisse approvata, significa che si intende continuare a saccheggiare arrogantemente ancora il nostro territorio.
17) Questo comporta la inevitabile attivazione di nuovi atti civili e penali presso tutte le strutture di giustizia preposte.
18) Queste nuove procedure di giustizia, non riguardano solo il III PIP, ma sono pertinenti anche alla illecita riduzione delle aree dell’oasi protetta di Torre Calderina di cui alla delibera del Consiglio Provinciale del n.16 del 20/09/2013, alla continuazione dello scempio della zona ASI di Molfetta, a quello della nuova zona Asi di Giovinazzo – Bitonto – Molfetta, ed in ultimo, ai molti comparti edilizi concepiti illecitamente dalle amministrazioni precedenti, tutte aree che continuano ad espandersi dove è proibito dalle leggi, in forza di un ormai superato ed obsoleto PRGC . Tutte queste superfici citate, mettono in pericolo la vita delle persone e la incolumità dei manufatti ivi edificati e da edificare.
19) Nella loro azione di salvaguardia del territorio, che è bene comune, per il ripristino della legalità , per la tutela della vita dei cittadini e dei manufatti che si vuole ad ogni costo costruire dove è proibito, solo per soddisfare la famelica voracità di pochi, i proprietari dei suoli interessati da queste insane procedure di esproprio, comunicano agli amministratori correnti di Molfetta, della Provincia, della Regione, del Ministero nazionale competente, che nessuno sconto è previsto per nessuno di loro, così come hanno dimostrato saper fare e concretizzare nel recente passato, quando a suo tempo avviarono le opportune azioni giudiziarie che hanno dato i loro buoni frutti : Mani sulla città , Dirthy Water , D’Artagnan .
20) Pertanto, essi concludono il presente comunicato rendendo noto che, costretti dai fatti, sono obbligati a dare avvio a nuove procedure giudiziarie civili e penali a carico degli amministratori, in relazione a tutti i fatti delittuosi quivi elencati.”
Guglielmo Facchini