Con le foto che seguono rappresentiamo solo una parte di città offesa dalla mancanza di decoro e dalle quotidiane omissioni di una classe politica e amministrativa che volge lo sguardo altrove, favorendo l’abusivismo commerciale e l’illegalità diffusa.
Oltre l’occupazione abusiva diffusa di suolo pubblico, segnaliamo il mancato rispetto di due sentenze di cassazione la n. 6108/14 del 10 febbraio 2014 e la sentenza n. 25826/2016 con cui i giudici ritengono condannabile il commerciante che vende merce esposta agli agenti inquinanti dell’aria senza assicurare l’idonea conservazione degli alimenti stessi.
Senza la relativa autorizzazione amministrativa, l’occupazione in maniera stabile e non itinerante della via pubblica con cassette di frutta e verdura, e installazioni, è reato, comportando invasione di terreni ed edifici.
Tale occupazione abusiva del suolo pubblico rappresenta un reato e non un illecito amministrativo e rientra nell’ambito di applicazione dei provvedimenti posti a tutela del patrimonio e non di quelli volti a garantire la sicurezza della circolazione stradale.
Pertanto, ai fini di una corretta gestione dell’attività di commercio di frutta e verdura, l’esposizione delle relative cassette fuori dal locale, richiede apposita autorizzazione amministrativa; in mancanza è prevista la reclusione fino a due anni o la multa da euro 103,99 a euro 1.032,91.